Panem et circenses volevo titolare questo post che 10 minuti fa non pensavo neanche di scrivere.
Poi ho cercato qualcosa di più snob, dal sapore un pochino intellettuale (del resto oggi si usa così, bisogna stupire neanche fossimo in pieno periodo barocco), anche se il titolo che più mi convinceva era "Imbecilli".
Poi ho cercato qualcosa di più snob, dal sapore un pochino intellettuale (del resto oggi si usa così, bisogna stupire neanche fossimo in pieno periodo barocco), anche se il titolo che più mi convinceva era "Imbecilli".
No, ma non si puo' dire imbecille a certa gente, quindi scordatevelo, ho riflettuto solo ad alta voce. Sul "circenses" di questi giorni credo non ci siano ostacoli alla comprensione, ma lì ogni battaglia è persa, non credo si possa spiegare perchè il mondo si fermi così, e in ogni caso me ne importa men che meno.
Invece mi fa rabbia che oltre ai circenses chi amministra distribuisca il solito pane rancido.
Un'altra vittima di cantiere.
Esternazioni obbligatorie.
Ma è proprio d'obbligo esternare sempre le solite castronerie?
Non so chi le ha dette, vedete un po' voi, basta seguire un telegiornale per scoprire chi è.
Del resto questo tipo di gente è giusto abituata a far pagare agli altri per comprarsi il biglietto del potere, o della popolarità, e io cerco di ridurre al minimo il rischio di contribuire alla colletta, visto che di soldini non ne ho.
Veniamo al dunque:
1a esternazione "Ci vuole più controllo nell'assegnazione degli appalti pubblici"
2a esternazione "Inaccettabile"
3a esternazione "Cantieri neri"
Ognuno a dare il meglio del proprio messaggio, neanche tanto subliminale.
Io tradurrei così:
1a esternazione "Ora ci siamo noi al potere, e le cose cambieranno, prima di noi era il caos"
2a esternazione "Io sono autorevole, vedete che non mi serve far discorsi"
3a esternazione "Tutta colpa del sistema capitalista che per sua natura è corrotto"
Ma qualcuno che si azzardi a entrare nel merito no?
Forse che gli incidenti succedono solo e prevalentemente nei cantieri dei grandi appalti o nei cantieri con personale al nero?
Non è affatto vero, e questa non è analisi affrettata, è voglia di portare acqua al proprio mulino politico, anche se è sporca di sangue (degli altri).
Sull'inaccettabile non mi soffermo neanche, uno che accettava i carri armati in un paese civile (?!) per me dovrebbe solo tacere.
Nessuno che per sbaglio faccia notare che la vita in cantiere non è quella dell'impiegato di banca?
Che la legge già prevede piani di sicurezza e figure di responsabili?
Che è lì che bisogna frugare senza mezzi termini?
Che ai convegni ci si riempie la bocca di termini come "qualità" e "certificazione" che di per sè sono talmente omnicomprensivi da perdere ogni significato?
Che i piani di sicurezza sono costosi e vuoti e sono un copia e incolla di enunciati tanto vincolanti da finire disattesi?
Che la responsabilità della sicurezza diventa un palleggio per via di norme talmente pedestri da rendersi inutili?
Che a volte gli incidenti sono anche frutto di eccessiva sicurezza nella propria abilità?
Quanta di questa gente ha mai sentito l'orgoglio con cui il muratore racconta quanto ha rischiato?
E il personale di controllo?
Il massimo che si riesca a fare è di mandare gli ausiliari a dar multe in drappello di 5.
Uno che legge la targa, uno che detta, uno che scrive, uno che si guarda in giro, e l'altro che non si sa che cosa cazzo faccia.
Uno che legge la targa, uno che detta, uno che scrive, uno che si guarda in giro, e l'altro che non si sa che cosa cazzo faccia.
Commenti : 7
- Anonimo ha scritto il 25/6/06 1:07 PM
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@marco: Ti rispondo per me stesso. Se devo parlare di politica, preferisco farlo in modo ironico e scherzoso. Farlo, commentando questo post, mi sembrerebbe di pessimo gusto. Il silenzio non è sempre disinteresse; a volte è rispetto.
@angelo : capisco quello che intendi, io aggiungo che spesso si è fatta politica con lo scherzo travestito da satira, quando faceva comodo.
Ora, per tutti, sarebbe anche il momento di parlarne seriamente