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CthulhuMythosblog
28 settembre 2010
22 settembre 2010
No, un'idiozia così non l'avevo mai vista.
Leggete su l'Unità il prologo seguito da sermone di questo articolo, e poi, a vostra volta, aprite Google e digitate "case famose", individuate il numero di pagine elencate e quindi digitate "famous houses" etc. etc.
Lo so che farci sopra un ragionamento che implichi il grado di relativa diffusione della lingua italiana, è un esercizio difficile, per cui, se siete lettori de l'Unità, lasciate perdere... non fa per voi.
Estratto dall'articolo:
Il triangolo dei rom
Se digitate su Google la frase “zingari famosi” vi compariranno circa 655.000 documenti. Se invece la stessa frase la digitate in lingua inglese, i documenti diventano quasi tre milioni. Segno che, mentre leader in crisi e “identitari” di sperdute valli cercano di risalire nei sondaggi usando l’antichissima arma dell’odio verso il popolo, altri (e non pochi) si attivano per riequilibrare l’immagine...
19 settembre 2010
Lidia Ravera alla festa per il primo compleanno del Fatto Quotidiano ha spiegato di aver fatto un sogno: «Per un attimo, durante questo dibattito bellissimo, ho visto Berlusconi APPESO. Ho avuto la sensazione che ci si potesse liberare di lui e ripulire questo Paese».
Volendo conoscere meglio il pensiero dell'Autrice di "porci con le ali" ho fatto una capatina sul Suo blog:
Verso la fine dell’estate…Francamente ed ecologicamente spero che la Signora e seguito, la prossima villa, piuttosto che sulla battigia, se la facciano direttamente in fondo alla Fossa delle Marianne.
Il mare, dopo giorni di magnifica bonaccia, è ingrossato all’improvviso. Onda lunga, risacca potente. Il vento batteva il terrazzo. Il sole impavesato di una luce obliqua, illuminava più che scaldare. Eravamo tutti lì, a tavola. Davanti una trina di spruzzi, perchè il terrazzo si stende fra due scogli forti, di quelli che spaccano i flutti e li lanciano verso il cielo frantumati. Si parlava bene. Di politica. Con preoccupazione e consapevolezza, senza quel birignao da neo-cinismo, senza godersi il dilagare dello sputtanamento collettivo come uno sgravio di responsabilità personali. C’erano Nando dalla Chiesa e sua moglie Emilia, Diana che è psicoanalista e il suo compagno economista, Mimmo che fa lo sceneggiatore…
jo il 19/9/10 1:04 AM
attenzione... il numero delle querele sta crescendo a dismisura, io sono un povero cristo, non son mica un salottiero da scoglio!
7 settembre 2010
Copio dal web, prima che chissà mai sparisca. A proposito di Fini, Oliari, Donna Assunta, Almirante, e perchè no, di Libertiamo, che si permette anche di fare (volgarmente) la morale : http://www.libertiamo.it/2010/09/07/gaylib-ruota-da-anni-intorno-al-centrodestra-solo-ora-gasparri-e-la-russa-saccorgono-che-so-froci/
HOME PAGE DI ENRICO OLIARI
(da http://www.oliari.com/stampa/stampa5.html)
RASSEGNA STAMPA
In questa pagina
Il Foglio, 29 mar 2001 - Un gay per AN. Donna Assunta Almirante espone una filosofia della vita liberale e anti-bigotta.
Il Mattino di Bolzano - Lettera aperta di Oliari (GayLib) a Fini di AN
Il Foglio, 29 mar 2001
Imperatrice Madre
Un gay per AN. Donna Assunta Almirante espone una filosofia della vita liberale e anti-bigotta.
di Michele Di Stefano
Roma. Donna Assunta Stramandinoli, vedova Almirante, si diverte e non si scandalizza.
A lei, che per decenni è stata al fianco di Giorgio – un mito più che un segretario per il mondo missino – l’idea dei militanti gay all’ombra della fiamma (pur l’attuale rimpicciolita che, notò qualche anno fa, “sembra quella della Pibigas”) non procura alcun problema.
“Anzi, diciamoci pure le verità: hanno tanto più buon gusto di certi cafoni eterosessuali”.
Né da donna di spirito si offende se qualcuno le fa notare che con i suoi anni gagliardamente portati, le sue pettinature perfette, i suoi gioielli che brillano ei suoi tailleur colorati, potrebbe essere quasi un icona per i gay d destra.
“E perché dovrei offendermi? Io posso dire solo bene di quelle persone, ne conosco e ne apprezzo molte”
Si confidano con Lei? “Me lo dicono loro, mica glielo vado a chiedere io. Non mi metterei mai a fare dissertazioni sulla vita privata di qualcuno, per la quale non provo interesse”.
Intanto, di sicuro, Donna Assunta è un’icona per AN: gira sezioni da una parte all’altra della penisola, vede militanti che applaudono lei ricordando ancora Giorgio, partecipa in prima fila a tutte le manifestazioni “adesso devo organizzare qualche iniziativa per alcuni nostri candidati.
Non si è chiusa nella bella casa di via Archimede, non si nega al piacere di dire la sua quando glielo chiedono.
Sorride quando sente parlare di un gay candidato nel partito quale rappresentante dei gay (come ha proposto Enzo Palmesano avanzando il nome di Enrico Oliari) “ho grande rispetto per il modo di fare e per le scelte di ogni persona. Le istituzioni ed i partiti si regolano come credono, ma il rispetto io ce l’ho”.
Saggiamente ha una convinzione: “Anche dicendo no, noi non siamo in grado di condizionare la vita di un individuo”.
C’era molta tolleranza nel MSI come ricordano alcuni degli attuali dirigenti di AN? “Mah, la verità è che non si parlava di queste cose. Ma le ripeto, per me le scelte sessuali di una persona sono indifferenti, mi limito a rispettare la vita privata, a non intromettermi, perché non sono affari miei”.
Però aggiunge; vivendo molto dentro il nostro mindo e conoscendo molte di queste persone, devo riconoscere che sono tutti estremamente garbati e gentili.. Io non amo l’ostentazione, e questo vale e questo ovviamente vale per chiunque, doone e uomini, - ma francamente ne vedo moltissima. Non riuscirei a distinguere uno di loro da un eterosessuale, ad invitarlo all’interno di un gruppo. Poi sa, mica ci sono dei certificati che dicono questo è in fatto così e non così. E in ogni modo sono assolutamente contraria a nettere da parte qualcuno”.
Un lungo amore difficile.
Vera e propria imperatrice Madre della Fiamma che fu e della Fiammella che c’è, nelle riflessioni di Donna Assunta hanno un cero peso anche le vicende passate, il lungo ed a volte il difficile amore con Giorgio Almirante, la sua precedente condizione di vedova, “ho sempre presente il mio passato di donna, il tempo in cui dovevo andare avanti con i gomiti. Ho cercato sempre di realizzare una vita mia, anche senza credere nel femminismo”.
E figurarsi se oggi, dunque, si fa impressionare dalla possibilità di un gay candidato “se cedono lo facciano pure, ci sono tanti uomini intelligenti fra di loro, magari condizionati dalla natura, ma che in nessun modo vanno messi in isolamento come appestati.
Sarebbe invincibile un atteggiamento del genere. Giel’ho detto, succede a volte di ricevere proprio da loro lezioni di buon gusto, una cosa che a me sta molto a cuore”.
Ricorda quella sera che Fini, al Maurizio Costanzo Show, fece la famosa uscita sui gay non potevano fare i maestri.
Con pazienza, Donna Assunta spiega: “La mia impressione è che a Gianfranco quella cosa l’abbiamo fatta dire. Lui è prudente, molto attento e misurato, lo conosco bene e certe uscite non sono nella sua natura. Quella sera evidentemente lo hanno provocato e lui ha reagito come abbiamo visto”.
La saggezza porta Donna Assunta a diffidare dalla paura “con la paura non si realizza niente” e a negarsi ogni intenzione di “andare a cercare nell’animo della gente, perché quello che c’è appartiene solo a noi stessi”.
Non ha immagini torbide degli omosessuali nella sua memoria, anzi, “spesso sono non solo divertenti, ma anche capaci”, mai ha giudicato, dice, la scelta di uno di loro “potrei dirmi quasi indifferente, mi piacciono le persone per quelle che sono, mica per ciò che fanno in privato”.
Donna meridionale, che è stata orgogliosamente missina, che ricorda Fini quando giovanotto frequentava Almirante, ride tranquillamente di ciò che imbarazza anche gli ex camerati più giovani. C’è del bigottismo, probabilmente, da qualche parte su questa faccenda dei gay. Ma a sorpresa, se qualcuno si aspetta di trovarlo anche nel salotto di Donna Assunta resterà deluso. “Il bigottismo non mi piace, conclude, fo sempre paura di quelli che sono bigotti. Quelli che si battono il petto, non mi danno garanzie, non mi fido.”. E icona fra le icone, leggera e colorata, si prepara alla prossima candidatura.
Il Mattino di Bolzano
Ha chiesto di candidarsi
Lettera aperta di Oliari (GayLib) a Fini di AN
Il Bolzanino Enrico Oliari, presidente di GayLib ed esponente di AN, ha scritto una lunga lettera a Gianfranco Fini in cui chiede che sia presa in considerazione la proposta della sua candidatura, ipotesi alla quale, nota Oliari, il presidente di AN si è mostrato "profondamente contrario"." La mia candidatura - afferma - non sarebbe la candidatura di un omosessuale soltanto, ma quella di una persona da anni in prima linea nella lotta per i diritti civili". Oliari sottolinea che in Europa "molti stati portano avanti i diritti delle minoranze sessuali", e che i DS candidano Franco Grillini, presidente onorario di Arcigay "da sempre impegnato nella mia stessa lotta".
5 settembre 2010
"Cinque i parametri presi in considerazione: istruzione, salute, qualità della vita, dinamismo economico e contesto politico. Parola chiave: opportunità. L'Italia sembra offrirne poche soprattutto in campo economico."
Molto bene, il Corriere traspira di ammirazione per i paesi migliori del nostro, secondo la classifica di Newsweek. Noi non siamo capaci di puntare a questi livelli.
Bisognerebbe approfondire, e io non avendone gli strumenti, avevo dato qualche notizia limitata a lavoro e immigrazione in Australia, avuta per esperienza semidiretta. Ora, a seguito delle ultime esternazioni dedicate al nucleare da parte dei soliti detrattori, sono andato a vedermi la situazione in ordine a questo argomento, e questi sono i risultati relativi ai paesi che occupano le prime tre posizioni.
1° posto Newsweek
Nel 2009 l'energia nucleare in Finlandia ha generato il 32,87% dell'energia elettrica prodotta in totale nel Paese
2° posto Newsweek
Nel 2009 l'energia nucleare in Svizzera ha generato il 39,50% dell'energia elettrica prodotta in totale nel Paese
3° posto Newsweek
Nel 2009 l'energia nucleare in Svezia ha generato il 37,43% dell'energia elettrica prodotta in totale nel Paese
Il commento non può essere diverso da quello che feci parlando dell'Australia.
Questo, nella sua semplicità, è un esempio di come ci regola senza troppi cincischiamenti in paesi basati su criteri di molto migliori della nostra italietta.
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