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4 giugno 2006

... il racconto interrotto ...
parte III

Possono ridere gli occhi? Possono terrorizzare?
Credo di no, credo si tratti di luoghi comuni, perchè le uniche cose che possono fare gli occhi, isolati da un viso e dalla sua mimica facciale, sono il fissare o il distogliere lo sguardo.
Per di più, sotto quella pioggia, nessun occhio avrebbe neppur potuto far mostra di lacrimare; e comunque lacrimare è ben diverso dal piangere, e il pianto non viene dagli occhi.
In quel momento non aveva dunque modo di capire se le intenzioni dello sconosciuto fossero davvero tali da richiedere delle contromisure.
Ricapitolò velocemente i termini del possibile pasticcio in cui si era ficcato.
a) In un impeto di curiosità aveva raggiunto uno sconosciuto armato in un posto isolato, contro ogni forma di buon senso.
b) Le occasioni di disimpegno erano in numero pari a zero. L'automobile era lontana, e in ogni caso il tentare di raggiungerla avrebbe comportato dare la spalle a un soggetto armato di cui non conosceva le intenzioni.
c) Disarmarlo e allontanarsi? Ma come? La situazione imprevedibile negli sviluppi, il pugnale a mala pena esibito, erano uno splendido esempio di come la teoria possa rivelarsi impossibile da applicarsi nella pratica.
d) Colpire per primo può essere la mossa risolvente, se giocata sulla sorpresa, ma, con tutta la buona volontà, non riusciva a convincersi della necessità di farlo: quindi, in definitiva, in questo modo avrebbe condotto contro l'uomo un attacco poco determinato e di conseguenza controproducente.

Gli orientali insegnano che un uomo deve saper prendere una decisione nello spazio di 7 respiri.
Lui al quinto seppe cosa avrebbe fatto. Lo avrebbe fatto parlare, ma senza provocarlo. Ne avrebbe così studiato le mosse prima di una decisione definitiva.
Anche se sotto quell'acquazzone sarebbe parso ridicolo, arretrò di un passo, cercò l'accendino nel taschino dei jeans, pescò dalla tasca della camicia il pacchetto di sigarette, lo aprì, ci mise dentro l'accendino, e stese il braccio offrendo il tutto allo sconosciuto.
Dicono che l'uomo apra e chiuda le palpebre almeno una decina di volte per ogni minuto del suo esistere, un riflesso nervoso che ha lo scopo di mantenere umida e ossigenata la cornea dell'occhio. Non ci accorgiamo della nostra perpetua semicecità perchè la natura non ci lascia al buio, ma pietosamente ci mostra l'ultima immagine già vista, evitandoci il vivere in un perpetuo effetto di allucinata moviola d'altri tempi.
Un magnifico esempio di come l'autoinganno sia in noi radicato fin dalle ancestrali profondità del nostro DNA. La propensione per l'inganno del tipo più crudele, ipocrita e pericoloso: quello che con le nostre mani procuriamo verso noi stessi, nella sciagurata speranza di farci meno male di quel che ci toccherebbe.
Ma evidentemente lo sconosciuto sapeva muoversi bene negli infinitesimali spazi temporali di questa cieca incoscienza, perchè, col braccio teso e sigarette annesse, l'uomo capì di aver assunto un'aria estremamente ridicola, ora che davanti a lui non c'era più nessuno.


(continua)
(le precedenti e le prossime puntate sono apparse e appariranno su questo blog, e sul blog di Pincopalla)



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Commenti : 7
Blogger Pincopalla23 ha scritto il
5/6/06 7:47 AM 
'ngiorno Jo...già linkato anche questo ;) ...proseguo davvero avvincente e che lascia spazio a parecchi possibili sviluppi...chissà se riusciamo a finirlo...
Io qualche ideuzza per il finale già ce l'avrei ma prima voglio vedere se può adattarsi bene alle altre eventuali direzioni narrative...e chiaramente non anticipo nulla ;)

CiauZ


Anonymous Anonimo ha scritto il
5/6/06 1:15 PM 
Clap, clap...Giorno a voi 2...un seguito a la storia de li + interessante ..Pinkito si ke lo finiran...la fantasiaaaa..bello...Besos


Anonymous Anonimo ha scritto il
5/6/06 2:06 PM 
Ehi vi siete messi cn l'impegno :p

Ma è sicuro ke nn prendete niente
x scrivere tutto qst :p :p

Azz... ke fantasia.. :|

Ma nn mi dite ke lo scrivete durante le ore di lavoro ...mmmhh
...PINCO nn credo.. ma tu JO' mi sà di si :p

Buon inizio settimana ;)


Blogger Pincopalla23 ha scritto il
5/6/06 3:52 PM 
Yash...oggi ci ho sacrificato quasi tutta la pausa ...e un po' ho invaso anche l'orario lavorativo shhhhhhhhhh :-" .....almeno Jo è un libero professionista ;)

Il risultato è

QUA

CiauZ


Anonymous Anonimo ha scritto il
6/6/06 12:16 AM 
Kuesta canzone(adoro) ha una parte in francese...lei dicci :io so ke lui arrivera un giorno o l´altro,e tutti le sera prima di addormentarme...io resto,voleramo insieme verso le paese immaginario ,e kua ke sta mio peter, oh fantasia fantasia ..te supplico no abandonarme mai...
Bellissima canzone..Buona serata , besos
Ps: e no sapete voi come IO SOGNO..:-P


Anonymous Anonimo ha scritto il
6/6/06 10:18 AM 
Ma qnd lo finite... qnt copie avete in mente di stampare ?! :p
Buonagiornata JO'


Anonymous Anonimo ha scritto il
6/6/06 10:44 AM 
Se qst è un'invito a scrivere vi dico già da ora ke nn lo faccio..

Rovinare una tela di valore di valore con una cornice da quattrosoldi.. nn è bello..
Lascio spazio x gli artisti veri ;)


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