A notte sento che il pezzo scritto dalla poetessa Alda Merini è stato scartato dal prossimo evento sanremese, giudice Pippo Baudo.
E anche altri testi pensati da menti celebri.
Critiche "delicate", non è mica facile mettersi "di traverso" e contestare la validità di un giudizio severo se chi lo esprime è una così antica, ampia e indiscussa autorità in questo campo.
Invece credo che di critiche Baudo non ne meriti, neanche delle più blande.
Ha sempre centrato i suoi obiettivi e lo farà anche questa volta.
Però, mi chiedo, fino a quando ci devono rappresentare così?
E' proprio vero che si debba continuare a portare la maschera del Pulicinella poeta e innamorato, cialtrone epperò pronto al sacrificio, col riso spesso misto alle lacrime, ladro di biciclette e fedele compagnone di baldorie?
Sarà che a me lo spirito del Blùdipintodiblù ha sempre fatto una tristezza infinita anche se ero piccolissimo.
Mi faceva pensare a un cuorcontento con la valigia di cartone.
Un capolavoro? Si certo, può darsi.
Dipende da che idea abbiamo di noi stessi.
Ma comunque, la prossima volta che ci chiameranno spaghetti, rintuzziamoci la voglia di dar loro in testa il mandolino.
E anche altri testi pensati da menti celebri.
Critiche "delicate", non è mica facile mettersi "di traverso" e contestare la validità di un giudizio severo se chi lo esprime è una così antica, ampia e indiscussa autorità in questo campo.
Invece credo che di critiche Baudo non ne meriti, neanche delle più blande.
Ha sempre centrato i suoi obiettivi e lo farà anche questa volta.
Però, mi chiedo, fino a quando ci devono rappresentare così?
E' proprio vero che si debba continuare a portare la maschera del Pulicinella poeta e innamorato, cialtrone epperò pronto al sacrificio, col riso spesso misto alle lacrime, ladro di biciclette e fedele compagnone di baldorie?
Sarà che a me lo spirito del Blùdipintodiblù ha sempre fatto una tristezza infinita anche se ero piccolissimo.
Mi faceva pensare a un cuorcontento con la valigia di cartone.
Un capolavoro? Si certo, può darsi.
Dipende da che idea abbiamo di noi stessi.
Ma comunque, la prossima volta che ci chiameranno spaghetti, rintuzziamoci la voglia di dar loro in testa il mandolino.
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