18 marzo 2007 - arrestato in Brasile Cesare Battisti, latitante ex(?) brigatista
dal Corriere, dopo la notizia, una succinta biografia di questo signore:
OMICIDIO TORREGGIANI - Battisti è stato condannato all'ergastolo dalla Corte d'assise e d'appello di Milano per aver personalmente ucciso il gioielliere Torreggiani, ferito suo figlio oggi paraplegico, per l'omicidio di un guardiano di prigione, Santoro, e di un agente della Digos, Campagna. Faceva parte inoltre del commando che fece irruzione nella sede del Msi a Mestre, uccidendo un membro del partito, Sabbadin. Finito in carcere a Frosinone per l'omicidio Torreggiani, ne evase clamorosamente nel 1981, dileguandosi nel nulla. Vent'anni di latitanza, prima Parigi poi nuova fuga nel timore dell'estradizione, verso il Messico.....
Poi, in giro sul web, altre voci di soddisfazione per questa "cattura". Sarà che io sono diffidente e non ci credo neanche un po', a questa improvvisa sete di giustizia. Guarda caso penso che a questa sinistra allo sfascio urga invece di ridarsi un costrutto ideologico che per vari motivi ha perso. E cosa c'è di meglio degli ex brigatisti redenti (?) per questa operazione di riappropriazione "culturale"?
Passato da combattenti (omicida non fa nulla, quello basta non sottolinearlo oppure lanciare nuove teorie di "complotti" e "analisi storiche del periodo" per sdoganarli), presenze carismatiche per gli idioti dello spacco tutto no-global, martiri del capitale e dei complotti fascisto-massonici-capitalisti che li hanno perseguitati per trent'anni.
Cosa c'è di meglio sulla piazza per riquadagnare a sinistra quella credibilità che se ne stà andando in pezzi (di mer... , scusate) ?
Però il coro delle voci ufficiali è univoco, parrebbe che questo figuro stia per essere davvero recuperato per le patrie galere.
Ma non mi fido. Diamo una sbirciatina a quello che gli intellettuali della sinistra stanno veramente pensando.
E' facile, oggi abbiamo Google. Basta usare le parole giuste.
Inserisco "Cesare Battisti Berlusconi"
Ovvio, mi porta dritto alle pagine più sputtanate, di quelli che scrivono unicamente per osannare lo sfascio e colpire sul fianco destro. Sempre e comunque con la stessa tecnica.
BINGO!
Ecco lo stralcio dei risultati...
www.wumingfoundation.com/italiano/outtakes/cesare_battisti.html
L'appello per la liberazione di Cesare Battisti, arrestato a Parigi il 10 febbraio scorso, ha avuto in pochi giorni un sorprendente numero di adesioni. La sera di domenica 15 si era a quota 1360. Scrittori, registi, produttori cinematografici, deputati, docenti universitari, giornalisti, addirittura missionari, e "semplici" cittadini/e hanno voluto esprimere la loro solidarietà. Oltre a questo appello ne esistono altri, in italiano e soprattutto in francese, uno dei quali ha raccolto molte migliaia di firme. C'è anche una lettera aperta al presidente Jacques Chirac, firmata da alcuni scrittori. A Parigi è tutto un vorticare di iniziative, assemblee, conferenze stampa, e oggi (16 febbraio) c'è stata una manifestazione (non autorizzata) di fronte alla Santé. Quattro deputati (tre verdi e il trotzkista Alain Krivine) sono entrati e hanno chiesto di parlare con Cesare. Il ministro della giustizia Dominique Perben ha dato ordine di impedirglielo, cosa che pare essere illegale. Per tornare in Italia, la casa editrice Derive Approdi ha mandato in ristampa il romanzo di Battisti L'ultimo sparo...
Non reggo più questo sito, vediamone un altro...
www.carmillaonline.com/archives/2004/04/000697print.html
Molti francesi e italiani che vivono in Francia si mobilitano affinché l’ex militante rivoluzionario non venga estradato: non si tratta di “complici del terrorismo”, di “vecchi combattenti” o di ingenui romantici. Noi agiamo, e votiamo, quando ce lo permettono. .... La partita che si gioca attorno a questo caso è tanto una questione di umanità e solidarietà verso un uomo che ha già pagato un prezzo molto alto per le sue scelte, quanto una battaglia politica fondamentale per il futuro dei nostri diritti individuali e collettivi. Per te, Cesare, che non conosco e che non ho letto (mi spiace, il noir non è il mio forte), ho soltanto una parola, un po’ desueta, ma che utilizzo nel più profondo dei significati: coraggio!
dal Corriere, dopo la notizia, una succinta biografia di questo signore:
OMICIDIO TORREGGIANI - Battisti è stato condannato all'ergastolo dalla Corte d'assise e d'appello di Milano per aver personalmente ucciso il gioielliere Torreggiani, ferito suo figlio oggi paraplegico, per l'omicidio di un guardiano di prigione, Santoro, e di un agente della Digos, Campagna. Faceva parte inoltre del commando che fece irruzione nella sede del Msi a Mestre, uccidendo un membro del partito, Sabbadin. Finito in carcere a Frosinone per l'omicidio Torreggiani, ne evase clamorosamente nel 1981, dileguandosi nel nulla. Vent'anni di latitanza, prima Parigi poi nuova fuga nel timore dell'estradizione, verso il Messico.....
Poi, in giro sul web, altre voci di soddisfazione per questa "cattura". Sarà che io sono diffidente e non ci credo neanche un po', a questa improvvisa sete di giustizia. Guarda caso penso che a questa sinistra allo sfascio urga invece di ridarsi un costrutto ideologico che per vari motivi ha perso. E cosa c'è di meglio degli ex brigatisti redenti (?) per questa operazione di riappropriazione "culturale"?
Passato da combattenti (omicida non fa nulla, quello basta non sottolinearlo oppure lanciare nuove teorie di "complotti" e "analisi storiche del periodo" per sdoganarli), presenze carismatiche per gli idioti dello spacco tutto no-global, martiri del capitale e dei complotti fascisto-massonici-capitalisti che li hanno perseguitati per trent'anni.
Cosa c'è di meglio sulla piazza per riquadagnare a sinistra quella credibilità che se ne stà andando in pezzi (di mer... , scusate) ?
Però il coro delle voci ufficiali è univoco, parrebbe che questo figuro stia per essere davvero recuperato per le patrie galere.
Ma non mi fido. Diamo una sbirciatina a quello che gli intellettuali della sinistra stanno veramente pensando.
E' facile, oggi abbiamo Google. Basta usare le parole giuste.
Inserisco "Cesare Battisti Berlusconi"
Ovvio, mi porta dritto alle pagine più sputtanate, di quelli che scrivono unicamente per osannare lo sfascio e colpire sul fianco destro. Sempre e comunque con la stessa tecnica.
BINGO!
Ecco lo stralcio dei risultati...
www.wumingfoundation.com/italiano/outtakes/cesare_battisti.html
L'appello per la liberazione di Cesare Battisti, arrestato a Parigi il 10 febbraio scorso, ha avuto in pochi giorni un sorprendente numero di adesioni. La sera di domenica 15 si era a quota 1360. Scrittori, registi, produttori cinematografici, deputati, docenti universitari, giornalisti, addirittura missionari, e "semplici" cittadini/e hanno voluto esprimere la loro solidarietà. Oltre a questo appello ne esistono altri, in italiano e soprattutto in francese, uno dei quali ha raccolto molte migliaia di firme. C'è anche una lettera aperta al presidente Jacques Chirac, firmata da alcuni scrittori. A Parigi è tutto un vorticare di iniziative, assemblee, conferenze stampa, e oggi (16 febbraio) c'è stata una manifestazione (non autorizzata) di fronte alla Santé. Quattro deputati (tre verdi e il trotzkista Alain Krivine) sono entrati e hanno chiesto di parlare con Cesare. Il ministro della giustizia Dominique Perben ha dato ordine di impedirglielo, cosa che pare essere illegale. Per tornare in Italia, la casa editrice Derive Approdi ha mandato in ristampa il romanzo di Battisti L'ultimo sparo...
Non reggo più questo sito, vediamone un altro...
www.carmillaonline.com/archives/2004/04/000697print.html
Molti francesi e italiani che vivono in Francia si mobilitano affinché l’ex militante rivoluzionario non venga estradato: non si tratta di “complici del terrorismo”, di “vecchi combattenti” o di ingenui romantici. Noi agiamo, e votiamo, quando ce lo permettono. .... La partita che si gioca attorno a questo caso è tanto una questione di umanità e solidarietà verso un uomo che ha già pagato un prezzo molto alto per le sue scelte, quanto una battaglia politica fondamentale per il futuro dei nostri diritti individuali e collettivi. Per te, Cesare, che non conosco e che non ho letto (mi spiace, il noir non è il mio forte), ho soltanto una parola, un po’ desueta, ma che utilizzo nel più profondo dei significati: coraggio!
Mi fermo al secondo sito, sono preso da un forte vomito.
Update del 20 marzo : Sul blog Orpheus troviamo gli sviluppi di questa vicenda, già scritta. Dovremo toccare il fondo per risalire. Di spazzatura da riciclare e da farci ingoiare ce ne è ancora molta in giro. Ma la gente ci si rotola, fintanto che l'avvelenamento non porta al vomito. E non è un caso che sia proprio il PRC ad aprire il balletto. L'infamia è costruire su un sentimento di presunta tolleranza l'acquiescenza per ciò che stà alle spalle. Un gioco scoperto, ma evidentemente per pochi.
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