Di Rifondazione comunista e Presidente della Regione Puglia.
Un uomo(?!) con il coraggio di esporre le sue idee.
Per non "decontestualizzare" ho riportato in gif l'intero trafiletto di una sua intervista, assieme alla sua foto a un arcobalenico raduno.
Difensore della pace e dei diritti dei bambini ad avere rapporti con gli adulti.
Sorprendente il rovesciamento del soggetto, non un diritto dell'adulto, ma un diritto del bimbo.
Acrobazia dialettica per sostenere l'improponibile? Sarà, a me ricorda la battuta "Quante glie ne ho date, l'ho colpito violentemente col mento sul suo pugno!"
Solo che il suo "rovescio" non fa ridere, e neanche piangere.
A me, personalmente, fa solo incazzare.
UpDated del 9 maggio, sera
Tra l'altro mi trovo a navigare in un partito, quello radicale, che aveva spesso attirato la mia condivisione su tante battaglie e vedo quindi la cosa scioccante per 2 motivi. Il primo perchè non mi aspettavo queste affermazioni, il secondo perchè parrebbe che vada tirandole fuori ad arte in questi giorni di scontro su famiglia e omosessualità, mentre francamente osservo come marziani entrambe le parti in gioco, e in tutti vedo totale mancanza di rispetto per le idee altrui. Però l'essere omosessuali è una scelta adulta, o quanto meno che si suppone consapevole, ma la pedofilia? I nostri figli andrebbero protetti dalle merendine e dalla troppa tv perchè non sono in grado di scegliere, e dovrebbero invece essere maturi per desiderare di soddisfare le voglie dei maiali? L'articolo che riassume il convegno termina così:
Pedofilia e Internet: vecchie ossessioni e nuove crociate
Roma, 27 ottobre 1998
In ogni caso in uno Stato di diritto essere pedofili, proclamarsi tali o anche sostenerne la legittimità non può essere considerato reato; la pedofilia, come qualsiasi altra preferenza sessuale, diventa reato nel momento in cui danneggia altre persone.È invece certo che criminalizzare i pedofili in quanto tali - come "categoria" - non sulla base dei loro comportamenti ma della loro "condizione", non è ulteriormente tollerabile, e alimenta forme di psicosi sociale, e accessi di intolleranza che non costituiscono un argine alla violenza contro i minori, ma uno stimolo a una caccia agli "untori" letteralmente devastante sul piano civile o politico.
Mi chiedo: sostengono che la pedofilia non è reato fino a che non danneggia le persone, ma come si può dire che un bambino piccolo nelle mani di un pedofilo non rimanga danneggiato? Non credo occorra finire al pronto soccorso per esser certi di non aver subito danni. Questi politici-psicologi criminali non riescono ad immaginare che tipo di approccio avrà questo bambino, crescendo, nei confronti dei coetanei? Eppure il "sociale" è la loro palestra abituale.