Questa foto è tratta da "I MITI DELLA MUSICA" nr.24 per le edizioni "Canto libero" 1999 (storia, parole, note con accluso CD).
Siccome ho il difetto della pignoleria, senza polemica con nessuno ci tengo però a presentare questo testo, dopo il post di qualche giorno fa, in una foto anche se malriuscita (la carta è patinata), perchè è la prova di come "Il gigante e la bambina" fu scritto in versione originale. Io credo che così come Pallottino, Dalla e Ron si siano sentiti di comporla e presentarla, io, da utente e non da "poeta" mi possa permettere la mia opinione.
La terribile frase della "spada", pur utilizzando un linguaggio ermetico, allude "poeticamente" a due atti sviluppati contemporaneamente con un oggetto a doppia valenza simbolica, di amore e di morte, in un contesto che definire discutibile è troppo poco.
Dal momento che mi reputo parte di quel popolo a cui "la rabbia da il coraggio" di "salire fino al bosco", nella mia incapacità di capire come la poesia possa riscattare contenuti che reputo spregevoli mi permetto di affermare che questo tipo di "giganti" troveranno sempre sulla loro strada qualcuno pronto a riconoscerli e osteggiarli, anche se si travestono da Pollicino.
e purtroppo poi ci pensa la censura, come sempre, a fare altri danni. Altre canzoni di Pallottino e Dalla come 4 marzo 1943 furono censurate e discusse. A questo punto il cerchio si chiude e i signori diventano vittime della mentalità borghese.