Candida Valentina, che ti stupisci di rischiare del tuo se alzi un pò la voce...
Io certe cose, sai, le ho imparate tantissimi anni fa.
Correva l'anno '70 ed io arrivavo alla facoltà di architettura dopo i 4 anni al Liceo di Brera.
Arrivavo, bello entusiasta, avendo visto il '68 "dalla finestra" del liceo.
O si, anche da noi, a Brera, c'erano i Collettivi, le Occupazioni, ma non erano la stessa cosa di quel che capitava nelle università! Al liceo si era proprio ragazzi, e i "maoisti", o "leninisti", avversari politici (io avevo un gruppo mio, democratico-repubblicano, ispirato all'Edera) erano anche amici!
Parevano piccoli Adinolfi.
Ci si discuteva a lungo trascinando a turno negli applausi il popolo del liceo occupato.
Si votavano risoluzioni, si facevano manifesti, ci si entusiasmava.
Ma, come dicevo, messo il piede ad Architettura, mi resi conto di colpo che lì le cose erano molto, ma molto diverse.
Il ducetto della Facoltà era un certo S.
Non dirò il cognome, non voglio essere denunciato e non credo troverei testimoni a confermare le mie parole.
Si, un cognome noto, figlio di gente dello spettacolo, i suoi genitori erano parte di un famoso quartetto canterino.
Lui era il ducetto, viziato figlio di papà, 4 giorni la settimana al lago, con la mini, alla villa paterna con la bella compagnuccia di turno, rimorchiata in facoltà, e 3 giorni a dettare il credo del "maoismo" a Milano.
E fu così che noi imparammo che era opportuno "democraticamente" tacere.
Così come al liceo si era cercato di far politica a modo nostro, rischiando al massimo un battibecco coi compagni più accesi, in facoltà di Architettura era meglio stare zitti.
Altrimenti, una sera, prima o poi, rientrando a casa, scendevi dalla macchina e ti trovavi la testa spaccata da qualche inviato speciale scelto tra i Katanga (si chiamava così la guardia armata dei "rivoluzionari").
Fu così che appresi i rudimenti del comunismo.
Tacere e abbozzare.
Tu il '68 non l'hai fatto, cara Valentina.
Ne hai molte di cose utili da imparare, visto che tanti capi di allora son quelli che comandano adesso.
Io certe cose, sai, le ho imparate tantissimi anni fa.
Correva l'anno '70 ed io arrivavo alla facoltà di architettura dopo i 4 anni al Liceo di Brera.
Arrivavo, bello entusiasta, avendo visto il '68 "dalla finestra" del liceo.
O si, anche da noi, a Brera, c'erano i Collettivi, le Occupazioni, ma non erano la stessa cosa di quel che capitava nelle università! Al liceo si era proprio ragazzi, e i "maoisti", o "leninisti", avversari politici (io avevo un gruppo mio, democratico-repubblicano, ispirato all'Edera) erano anche amici!
Parevano piccoli Adinolfi.
Ci si discuteva a lungo trascinando a turno negli applausi il popolo del liceo occupato.
Si votavano risoluzioni, si facevano manifesti, ci si entusiasmava.
Ma, come dicevo, messo il piede ad Architettura, mi resi conto di colpo che lì le cose erano molto, ma molto diverse.
Il ducetto della Facoltà era un certo S.
Non dirò il cognome, non voglio essere denunciato e non credo troverei testimoni a confermare le mie parole.
Si, un cognome noto, figlio di gente dello spettacolo, i suoi genitori erano parte di un famoso quartetto canterino.
Lui era il ducetto, viziato figlio di papà, 4 giorni la settimana al lago, con la mini, alla villa paterna con la bella compagnuccia di turno, rimorchiata in facoltà, e 3 giorni a dettare il credo del "maoismo" a Milano.
E fu così che noi imparammo che era opportuno "democraticamente" tacere.
Così come al liceo si era cercato di far politica a modo nostro, rischiando al massimo un battibecco coi compagni più accesi, in facoltà di Architettura era meglio stare zitti.
Altrimenti, una sera, prima o poi, rientrando a casa, scendevi dalla macchina e ti trovavi la testa spaccata da qualche inviato speciale scelto tra i Katanga (si chiamava così la guardia armata dei "rivoluzionari").
Fu così che appresi i rudimenti del comunismo.
Tacere e abbozzare.
Tu il '68 non l'hai fatto, cara Valentina.
Ne hai molte di cose utili da imparare, visto che tanti capi di allora son quelli che comandano adesso.
mi dispiace per la Forleo e questo post "serio" ma un breve off topic, che stavo uscendo a volo, ed è arrivato il postino con un pacco :))
che teneri sieteeeeeeeeee
se ne riparla dopo ciao e grazie :)