Falso in bilancio. Il vero falso è che sia stato abolito
di Andrea Bonacchi - 21 marzo 2006
C'è una differenza tra «pericolo» e «danno». Il solo fatto di possedere illegalmente un'arma è un «pericolo» che l'ordinamento giuridico sanziona severamente, come guidare in stato di ubriachezza o sotto l'effetto di stupefacenti. Anche il semplice superamento dei limiti di velocità implica una sanzione, benchè solo amministrativa, perché il mero «pericolo» è motivo di per sé sufficiente per determinare un intervento d'ufficio da parte dell'Autorità. Altra cosa è il «danno», che, per sua natura, non può essere soltanto presunto, ma deve essere tale nella realtà e come tale dimostrato.
Prendete il bilancio della vostra piccola azienda. Falsificatelo. Da alcuni anni questo non è più penalmente rilevante. Così sappiamo essere da quando il Parlamento, servo di Berlusconi, ha varato una delle tante leggi cucite addosso al Presidente padrone. Luciano Violante, magistrato antimafia, Anna Finocchiaro, responsabile giustizia dei Ds, ma anche comici impegnati (Sabina Guzzanti, Beppe Grillo), intellettuali di prestigio (Umberto Eco), giornalisti di fama internazionale (Eugenio Scalfari), politici arcinoti da Massimo D'Alema a Piero Fassino, Oscar Luigi Scalfaro e chi ne ha più ne metta, hanno più volte sottolineato come la depenalizzazione del falso in bilancio sia una di quelle vergogne a cui l'Italia ha dovuto inginocchiarsi per l'esclusivo interesse di Silvio Berlusconi.
Peccato che questo sia tutto falso. Sì, perché non vi è stata la depenalizzazione del falso in bilancio. È invece falsa la stessa favola messa in giro dalla sinistra.
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di Andrea Bonacchi - 21 marzo 2006
C'è una differenza tra «pericolo» e «danno». Il solo fatto di possedere illegalmente un'arma è un «pericolo» che l'ordinamento giuridico sanziona severamente, come guidare in stato di ubriachezza o sotto l'effetto di stupefacenti. Anche il semplice superamento dei limiti di velocità implica una sanzione, benchè solo amministrativa, perché il mero «pericolo» è motivo di per sé sufficiente per determinare un intervento d'ufficio da parte dell'Autorità. Altra cosa è il «danno», che, per sua natura, non può essere soltanto presunto, ma deve essere tale nella realtà e come tale dimostrato.
Prendete il bilancio della vostra piccola azienda. Falsificatelo. Da alcuni anni questo non è più penalmente rilevante. Così sappiamo essere da quando il Parlamento, servo di Berlusconi, ha varato una delle tante leggi cucite addosso al Presidente padrone. Luciano Violante, magistrato antimafia, Anna Finocchiaro, responsabile giustizia dei Ds, ma anche comici impegnati (Sabina Guzzanti, Beppe Grillo), intellettuali di prestigio (Umberto Eco), giornalisti di fama internazionale (Eugenio Scalfari), politici arcinoti da Massimo D'Alema a Piero Fassino, Oscar Luigi Scalfaro e chi ne ha più ne metta, hanno più volte sottolineato come la depenalizzazione del falso in bilancio sia una di quelle vergogne a cui l'Italia ha dovuto inginocchiarsi per l'esclusivo interesse di Silvio Berlusconi.
Peccato che questo sia tutto falso. Sì, perché non vi è stata la depenalizzazione del falso in bilancio. È invece falsa la stessa favola messa in giro dalla sinistra.
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Il seguito su RAGIONPOLITICA.IT
e poi, per chi volesse sapere veramente cosa cazzo faceva allora PRODI dell'IRI (nostra, nel senso di noi italiani), e dove razzolava il signor De Benedetti, il mago della sovvenzione statale, basta andare un po' su wikipedia.
Peccato solo che Berlusconi, a quel tempo, le tangenti per aggiudicarsi la SME non le abbia pagate davvero, o non le abbia pagate in modo congruo, in modo tale da evitare che questo branco di gaglioffi capitanati da Prodi e De Benedetti ci mettesse le grinfie e, come normale loro costume, mandasse in vacca una grande risorsa nazionale.
e poi, per chi volesse sapere veramente cosa cazzo faceva allora PRODI dell'IRI (nostra, nel senso di noi italiani), e dove razzolava il signor De Benedetti, il mago della sovvenzione statale, basta andare un po' su wikipedia.
Peccato solo che Berlusconi, a quel tempo, le tangenti per aggiudicarsi la SME non le abbia pagate davvero, o non le abbia pagate in modo congruo, in modo tale da evitare che questo branco di gaglioffi capitanati da Prodi e De Benedetti ci mettesse le grinfie e, come normale loro costume, mandasse in vacca una grande risorsa nazionale.
Commenti : 5
- Luisa ha scritto il 30/1/08 6:17 PM
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Il nanetto e il mortadella sono stati tutti e due i migliori per il falso in bilancio e la legge non è stata fatta di certo per gente come me, ora la differenza sta nello stabilire chi fa i propri interessi senza ledere troppo i nostri.
Prima di allora anche infrazioni fiscali modeste potevano portare in galera.