A Mao viene attribuita la creazione di una Cina unificata e libera dalla dominazione straniera, per la prima volta dalla guerra dell'oppio, ed al tempo stesso vengono criticati l'uso sistematico della repressione e dei lavori forzati (vedi Laogai), lo sterminio di centinaia di migliaia di contadini nella riforma agraria del 1951, la carestia del 1958-1961 e la violenza della Rivoluzione Culturale. Nel periodo in cui fu al potere (1949-1976) vi furono decine di milioni di morti per cause non naturali. [da Wikipedia]
Sono passate decine di anni. In quel periodo, parlo degli anni del '68, credevo ancora in un confronto tra le diverse opinioni. Pensavo allora ingenuamente che lo scambio di idee tra i diversi schieramenti potesse portare a qualcosa di buono, se non proprio ad una linea che potesse assorbire il meglio di ciascuno.
Così chiesi una volta, ero ai tempi del liceo, a un "maoista", come mai si potesse ritenere giusto impedire l'espatrio a un cittadino di un paese comunista.
- Semplice -, rispose, - lo Stato si impegna sui compagni che costituiscono la popolazione. Li cresce, investe su di loro per farli studiare, quindi non è giusto che perda il frutto dei suoi investimenti. -
Fu così che mi convinsi del tutto che lasciavo senz'altro il rosso a chi voleva farsi considerare un pollo da allevamento nel pollaio. E poi il - vi furono decine di milioni di morti per cause non naturali -, come dice ora anche wikipedia, non mi convinceva proprio.
Agli ideologhi dell'estrema destra invece non ebbi bisogno di chiedere nulla. Loro parlavano poco, irrompevano con le catene nelle assemblee proprio nel momento in cui, faticosamente e in gruppetto sparuto, si riusciva a far ragionare la popolazione scolastica sul fatto che forse i combattenti della rivoluzione che disfavano le scuole, bruciavano le auto e sparavano in giro a casaccio forse forse non avevano nel cervello tutte le ruote a posto. E questi arrivano e buttavano tutto all'aria, tutto fiato sprecato.
Così mi son fatto l'idea di aver di fronte due parti politiche con cui era inutile e stupido provare a discutere. A sinistra l'istinto di prevaricazione dell'omicida, a destra l'istinto di prevaricazione dell'idiota.
Son passati i decenni ma le cose non cambiano. Con un arricchimento ideologico, la politica rossa ha fatto tempo a cambiare faccia mille volte, così ora può fingere di non riconoscersi tra consanguinei. Si riesce quindi così a capire l'uscita di Mosca sulla politica Cinese in Tibet. - Sono affari loro, non dobbiamo intrometterci -.
Benissimo, abbiamo esportato la mafia. Questo strumento di cultura, ai rossi, ancora mancava.
Comunque consoliamoci, siamo l'unico paese della storia dove i governi di tipo comunista vengono mandati a casa senza rivoluzioni e migliaia di morti. Almeno fino ad ora.
Sono passate decine di anni. In quel periodo, parlo degli anni del '68, credevo ancora in un confronto tra le diverse opinioni. Pensavo allora ingenuamente che lo scambio di idee tra i diversi schieramenti potesse portare a qualcosa di buono, se non proprio ad una linea che potesse assorbire il meglio di ciascuno.
Così chiesi una volta, ero ai tempi del liceo, a un "maoista", come mai si potesse ritenere giusto impedire l'espatrio a un cittadino di un paese comunista.
- Semplice -, rispose, - lo Stato si impegna sui compagni che costituiscono la popolazione. Li cresce, investe su di loro per farli studiare, quindi non è giusto che perda il frutto dei suoi investimenti. -
Fu così che mi convinsi del tutto che lasciavo senz'altro il rosso a chi voleva farsi considerare un pollo da allevamento nel pollaio. E poi il - vi furono decine di milioni di morti per cause non naturali -, come dice ora anche wikipedia, non mi convinceva proprio.
Agli ideologhi dell'estrema destra invece non ebbi bisogno di chiedere nulla. Loro parlavano poco, irrompevano con le catene nelle assemblee proprio nel momento in cui, faticosamente e in gruppetto sparuto, si riusciva a far ragionare la popolazione scolastica sul fatto che forse i combattenti della rivoluzione che disfavano le scuole, bruciavano le auto e sparavano in giro a casaccio forse forse non avevano nel cervello tutte le ruote a posto. E questi arrivano e buttavano tutto all'aria, tutto fiato sprecato.
Così mi son fatto l'idea di aver di fronte due parti politiche con cui era inutile e stupido provare a discutere. A sinistra l'istinto di prevaricazione dell'omicida, a destra l'istinto di prevaricazione dell'idiota.
Son passati i decenni ma le cose non cambiano. Con un arricchimento ideologico, la politica rossa ha fatto tempo a cambiare faccia mille volte, così ora può fingere di non riconoscersi tra consanguinei. Si riesce quindi così a capire l'uscita di Mosca sulla politica Cinese in Tibet. - Sono affari loro, non dobbiamo intrometterci -.
Benissimo, abbiamo esportato la mafia. Questo strumento di cultura, ai rossi, ancora mancava.
Comunque consoliamoci, siamo l'unico paese della storia dove i governi di tipo comunista vengono mandati a casa senza rivoluzioni e migliaia di morti. Almeno fino ad ora.
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