[update del 12 luglio]
Possono ridere gli occhi? Possono terrorizzare?
Credo di no, credo si tratti di luoghi comuni, perchè le uniche cose che possono fare gli occhi, isolati da un viso e dalla sua mimica facciale, sono il fissare o il distogliere lo sguardo.
Per di più, sotto quella pioggia, nessun occhio avrebbero neppure potuto far mostra di lacrimare; e comunque lacrimare è ben diverso dal piangere, e il pianto non viene dagli occhi.
................
Dicono che l'uomo apra e chiuda le palpebre almeno una decina di volte per ogni minuto del suo esistere, un riflesso nervoso che ha lo scopo di mantenere umida e ossigenata la cornea dell'occhio. Non ci accorgiamo della nostra perpetua semicecità perchè la natura non ci lascia al buio, ma pietosamente ci mostra l'ultima immagine già vista, evitandoci il vivere in un perpetuo effetto di allucinata moviola d'altri tempi.
Un magnifico esempio di come l'autoinganno sia in noi radicato fin dalle ancestrali profondità del nostro DNA. La propensione per l'inganno del tipo più crudele, ipocrita e pericoloso: quello che con le nostre mani procuriamo verso noi stessi, nella sciagurata speranza di farci meno male di quel che ci toccherebbe.
Quante cose saranno capitate Sandro ai protagonisti del Racconto Interrotto, a due anni di distanza dal momento in cui li abbiamo lasciati ai loro destini?
Quante altre volte si saranno clonati nelle scelte, rincontrando parte della loro natura solo per attimi più percepiti che compresi?
Capita di non riconoscersi più, o meglio di dimenticarsi un po' di quel che si è stati.
Come per lo scorrere delle stagioni nel giardino della macchina di Wells.
Giorni/notti/fiori/frutti/sole/neve.
Tutti frullati tra le pale che spingevano/spingeranno quel congegno.
Forse qui è la chiave.
Nei verbi da declinare sempre in due modi.
E finché rimane la voglia di farlo, significa che, comunque sia, va bene così.
Veramente volevo solo ringraziare tutti quelli che mi hanno fatto gli auguri, ma poi mi conoscete, sono prolisso.... grazie a tutti!
Possono ridere gli occhi? Possono terrorizzare?
Credo di no, credo si tratti di luoghi comuni, perchè le uniche cose che possono fare gli occhi, isolati da un viso e dalla sua mimica facciale, sono il fissare o il distogliere lo sguardo.
Per di più, sotto quella pioggia, nessun occhio avrebbero neppure potuto far mostra di lacrimare; e comunque lacrimare è ben diverso dal piangere, e il pianto non viene dagli occhi.
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Dicono che l'uomo apra e chiuda le palpebre almeno una decina di volte per ogni minuto del suo esistere, un riflesso nervoso che ha lo scopo di mantenere umida e ossigenata la cornea dell'occhio. Non ci accorgiamo della nostra perpetua semicecità perchè la natura non ci lascia al buio, ma pietosamente ci mostra l'ultima immagine già vista, evitandoci il vivere in un perpetuo effetto di allucinata moviola d'altri tempi.
Un magnifico esempio di come l'autoinganno sia in noi radicato fin dalle ancestrali profondità del nostro DNA. La propensione per l'inganno del tipo più crudele, ipocrita e pericoloso: quello che con le nostre mani procuriamo verso noi stessi, nella sciagurata speranza di farci meno male di quel che ci toccherebbe.
Quante cose saranno capitate Sandro ai protagonisti del Racconto Interrotto, a due anni di distanza dal momento in cui li abbiamo lasciati ai loro destini?
Quante altre volte si saranno clonati nelle scelte, rincontrando parte della loro natura solo per attimi più percepiti che compresi?
Capita di non riconoscersi più, o meglio di dimenticarsi un po' di quel che si è stati.
Come per lo scorrere delle stagioni nel giardino della macchina di Wells.
Giorni/notti/fiori/frutti/sole/neve.
Tutti frullati tra le pale che spingevano/spingeranno quel congegno.
Forse qui è la chiave.
Nei verbi da declinare sempre in due modi.
E finché rimane la voglia di farlo, significa che, comunque sia, va bene così.
Veramente volevo solo ringraziare tutti quelli che mi hanno fatto gli auguri, ma poi mi conoscete, sono prolisso.... grazie a tutti!
se hai voglia passa da me a leggere tutta la "tiritera".
Se no, ne approfitto per augurarti buone vacanze.
Ciao Mary