Che la destra sia storicamente inferiore alla sinistra non ha bisogno di essere dimostrato, talmente è implicito e riscontrabile ovunque ci si affacci.
E' la giusta, naturale e meritata risposta che la destra si deve aspettare, perchè sono gli stessi atteggiamenti conservatori che la tradiscono e rendono impossibile il suo sdoganamento.
La sinistra può, ed è conservativa, che è tutt'altra cosa.
Conservativi è mantenere, e perchè no, lo diciamo ispirandoci a una delle nostre figure storiche che più ne sono state capaci, Ernesto Guevara Che, la fermezza del pugno di ferro, ma che il guanto sia di velluto.
Questa la condizione, e questo il limite culturale proprio di una cultura che mai imparerà ad uscire dai suoi limiti e da sola si condanna.
E poi, diciamocelo.
Si è mai visto assegnare dei premi alla cultura ad artisti che non alimentino la vera cultura della sinistra? Se ne è mai visto sovvenzionare le opere? Dal cinema al teatro, dall'organizzazione degli eventi artistici a quelli culturali, quali fondi si sono mai meritati artisti e intellettuali della destra?
Anzi, possiamo tranquillamente affermare che non esistono, e soprattutto che non devono esistere. Si son scelti da soli le condizioni per negarsi ogni visibilità.
E qui si apre il discorso morale.
Una condanna che a noi della sinistra spiace dare, soprattutto nei momenti storici in cui questo giudizio deve restare sospeso senza potersi esplicare in una esemplare rieducazione.
Perchè oggi è l'ora dell'emergenza, perchè dobbiamo al più presto riappropriarci dell'autorità a dolcemente reimporli, questi contenuti, perchè sono morali ancor prima che intellettuali.
La compagna Livia Turco lo afferma con orgoglio "dobbiamo costruire un nuovo senso civico".
Ed è stata subito colpita, nel modo più squallido e triviale.
Le siamo solidali e dal piccolo osservatorio che è il nostro blog spezziamo una lancia. Pubblichiamo l'originale di quella foto che è stata manipolata e diffusa dalla stampa avversaria alla sinistra (grazie a dio non molto numerosa, lo riconosciamo, in fondo il passato ci premia ancora).
La foto originale, ripescata dagli archivi, mostrava la compagna Livia mentre compie un gesto eroico.
Uno dei tanti che hanno contraddistinto il suo essere persona pulita e capace di tutto sacrificare per non dover rinunciare alle sue, alle nostre convinzioni.
Correva l'anno 1966, l'epoca della prima serie Star Trek, e Livia era nello splendore dei suoi magnifici 40 anni. La foto originale, che qui riproduciamo integralmente, la mostra sul ponte di comando della Enterprise mentre coraggiosamente si butta ai comandi durante un'attacco alieno.
Il comandante James T.Kirk è in preda alle convulsioni dovute alle irradiazioni dell'entità marziana che li attacca. Le poltrone del ponte di comando dell'incrociatore stellare sono ormai vuote, tutti gli altri ufficiali sono a terra stremati, incapaci di far fronte all'emergenza.
Livia, appena giunta sulla nave per una visita ricognitiva, indossa ancora la tuta stellare (a quei tempi il teletrasporto non era stato ancora messo a punto. NDR). Non sappiamo come mai fosse giunta fin lì, chi dice volesse controllare le condizioni di salute di un pugno di detenuti di Orione rastrellati da Kirk, chi invece sostiene avesse semplicemente raggiunto la nave stellare avendo sentito urlare "Compagni tutti al transatlantico".
Non lo sappiamo e forse non lo sapremo mai, ma Livia si protende ai comandi e salva la nave, e con l'Enterprise salva tutti noi. Un gesto che per poco non le è costato la vita, ma che ora, in questo momento buio, in un momento in cui il regime ha preso il sopravvento, viene lacerato e distorto.
Non è solo la foto ad essere stata modificata per simulare una squallida operazione di duplicazione del voto, è la compagna Livia stessa ad essere stata violentata.
Stuprata nell'intimo. E' un'amarezza infinita che ci prende, compagni.
Livia, ci stringiamo a te con dolcezza e per chi ti ha avversato e deriso non abbiamo che una parola.
"VERGOGNA".
E' la giusta, naturale e meritata risposta che la destra si deve aspettare, perchè sono gli stessi atteggiamenti conservatori che la tradiscono e rendono impossibile il suo sdoganamento.
La sinistra può, ed è conservativa, che è tutt'altra cosa.
Conservativi è mantenere, e perchè no, lo diciamo ispirandoci a una delle nostre figure storiche che più ne sono state capaci, Ernesto Guevara Che, la fermezza del pugno di ferro, ma che il guanto sia di velluto.
Questa la condizione, e questo il limite culturale proprio di una cultura che mai imparerà ad uscire dai suoi limiti e da sola si condanna.
E poi, diciamocelo.
Si è mai visto assegnare dei premi alla cultura ad artisti che non alimentino la vera cultura della sinistra? Se ne è mai visto sovvenzionare le opere? Dal cinema al teatro, dall'organizzazione degli eventi artistici a quelli culturali, quali fondi si sono mai meritati artisti e intellettuali della destra?
Anzi, possiamo tranquillamente affermare che non esistono, e soprattutto che non devono esistere. Si son scelti da soli le condizioni per negarsi ogni visibilità.
E qui si apre il discorso morale.
Una condanna che a noi della sinistra spiace dare, soprattutto nei momenti storici in cui questo giudizio deve restare sospeso senza potersi esplicare in una esemplare rieducazione.
Perchè oggi è l'ora dell'emergenza, perchè dobbiamo al più presto riappropriarci dell'autorità a dolcemente reimporli, questi contenuti, perchè sono morali ancor prima che intellettuali.
La compagna Livia Turco lo afferma con orgoglio "dobbiamo costruire un nuovo senso civico".
Ed è stata subito colpita, nel modo più squallido e triviale.
Le siamo solidali e dal piccolo osservatorio che è il nostro blog spezziamo una lancia. Pubblichiamo l'originale di quella foto che è stata manipolata e diffusa dalla stampa avversaria alla sinistra (grazie a dio non molto numerosa, lo riconosciamo, in fondo il passato ci premia ancora).
La foto originale, ripescata dagli archivi, mostrava la compagna Livia mentre compie un gesto eroico.
Uno dei tanti che hanno contraddistinto il suo essere persona pulita e capace di tutto sacrificare per non dover rinunciare alle sue, alle nostre convinzioni.
Correva l'anno 1966, l'epoca della prima serie Star Trek, e Livia era nello splendore dei suoi magnifici 40 anni. La foto originale, che qui riproduciamo integralmente, la mostra sul ponte di comando della Enterprise mentre coraggiosamente si butta ai comandi durante un'attacco alieno.
Il comandante James T.Kirk è in preda alle convulsioni dovute alle irradiazioni dell'entità marziana che li attacca. Le poltrone del ponte di comando dell'incrociatore stellare sono ormai vuote, tutti gli altri ufficiali sono a terra stremati, incapaci di far fronte all'emergenza.
Livia, appena giunta sulla nave per una visita ricognitiva, indossa ancora la tuta stellare (a quei tempi il teletrasporto non era stato ancora messo a punto. NDR). Non sappiamo come mai fosse giunta fin lì, chi dice volesse controllare le condizioni di salute di un pugno di detenuti di Orione rastrellati da Kirk, chi invece sostiene avesse semplicemente raggiunto la nave stellare avendo sentito urlare "Compagni tutti al transatlantico".
Non lo sappiamo e forse non lo sapremo mai, ma Livia si protende ai comandi e salva la nave, e con l'Enterprise salva tutti noi. Un gesto che per poco non le è costato la vita, ma che ora, in questo momento buio, in un momento in cui il regime ha preso il sopravvento, viene lacerato e distorto.
Non è solo la foto ad essere stata modificata per simulare una squallida operazione di duplicazione del voto, è la compagna Livia stessa ad essere stata violentata.
Stuprata nell'intimo. E' un'amarezza infinita che ci prende, compagni.
Livia, ci stringiamo a te con dolcezza e per chi ti ha avversato e deriso non abbiamo che una parola.
"VERGOGNA".
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