Non lasciatevi fuorviare dal linguaggio, Oreste Scalzone, basta andare su wikipedia, non è un mafioso o un camorrista, è stato una colonna delle BR, e ora fa l'intellettuale con tanto di lezioni abusive all'Università La Sapienza di Roma.
Visti gli ultimi sviluppi della vicenda di Marina Petrella, voglio dare un consiglio
Oreste Scalzone, 17 luglio 2008 per ANSA
"Visti gli ultimi sviluppi della vicenda di Marina Petrella, voglio dare un consiglio ai capifila della società politica italiana.
Consiglio, beninteso, interessato, certo non nel senso dell’interesse privato, ma in quello di centinaia di antichi "insorti", compagni di destino. Ma che – può succedere in rari casi, quelli in cui si può evitare che una guerra si risolva nella rovina di tutte le parti in conflitto.
Farebbero bene a riunirsi tutti, un giorno, attorno a una tavola: il Presidente della Repubblica, quelli delle due Camere, il capo del Governo, i capipartito – Berlusconi e Veltroni, Bossi e Fini e Casini e chi per o con loro (e magari anche –per il richiesto – degli ex- come Bertinotti, e altri).
Potrebbero decidere di eliminare alla radice il cancro del contenzioso penale infinito come postumo permanente dei cosiddetti "anni di piombo", di cui vicenda come quella di Persichetti, Algranati, Battisti e Putrella sono vere e proprie metastasi : questo sarebbe certo liberatorio per noialtri, ma al contempo eviterebbe a loro di collezionare imbarazzi e frustrazioni, attiratisi volendo incrudelire.
Dovrebbero ripescar come minimo l’indulto del ’97, che prevedeva il riassorbimento del sovra-sanzionamento legato alle aggravanti per motivi di terrorismo ed eversione, lesivo in permanenza del diritto eguale.
Altrimenti, per troppo voler stringere, a voler raschiare il fondo del barile finiranno a dare ’come il morso di un cane su una pietra’.
Visti gli ultimi sviluppi della vicenda di Marina Petrella, voglio dare un consiglio
Oreste Scalzone, 17 luglio 2008 per ANSA
"Visti gli ultimi sviluppi della vicenda di Marina Petrella, voglio dare un consiglio ai capifila della società politica italiana.
Consiglio, beninteso, interessato, certo non nel senso dell’interesse privato, ma in quello di centinaia di antichi "insorti", compagni di destino. Ma che – può succedere in rari casi, quelli in cui si può evitare che una guerra si risolva nella rovina di tutte le parti in conflitto.
Farebbero bene a riunirsi tutti, un giorno, attorno a una tavola: il Presidente della Repubblica, quelli delle due Camere, il capo del Governo, i capipartito – Berlusconi e Veltroni, Bossi e Fini e Casini e chi per o con loro (e magari anche –per il richiesto – degli ex- come Bertinotti, e altri).
Potrebbero decidere di eliminare alla radice il cancro del contenzioso penale infinito come postumo permanente dei cosiddetti "anni di piombo", di cui vicenda come quella di Persichetti, Algranati, Battisti e Putrella sono vere e proprie metastasi : questo sarebbe certo liberatorio per noialtri, ma al contempo eviterebbe a loro di collezionare imbarazzi e frustrazioni, attiratisi volendo incrudelire.
Dovrebbero ripescar come minimo l’indulto del ’97, che prevedeva il riassorbimento del sovra-sanzionamento legato alle aggravanti per motivi di terrorismo ed eversione, lesivo in permanenza del diritto eguale.
Altrimenti, per troppo voler stringere, a voler raschiare il fondo del barile finiranno a dare ’come il morso di un cane su una pietra’.
"sovra-sanzionamento"
la pena viene chiamata -sanzione-.
La vede come una penale.
E' da follia.
E' drammatico che ancora oggi i disperati eventi di quei giorni vengano trattati sotto il profilo politico e non con il ridottissimo bagaglio di conoscenza della psichiatria di cui disponiamo.
ma per favore :|
in fondo lo facevano solo per il nostro bene ... anche se noi non lo sapevamo :|