Me ne fotto delle telefonate di Prodi, sono IRRILEVANTI, ed è senza un minimo di ironia che riprendo le dichiarazioni ufficiali.
La realtà è ben diversa, ed è sepolta.
Berlusconi sbagliò alla grande chiamando "coglioni" gli elettori di Prodi, perché dava per scontato che i fatti fossero fatti.
Invece i fatti semplici, quelli davanti agli occhi, non li vede nessuno, perché non interessano e non fanno notizia.
Sia che attestino l'ipocrisia dei pacifisti assenti sullo scenario di guerra dell'est europeo, sia che riguardino le avventure di Prodi e combriccola.
Questo vecchio post ha due grandi pregi. La brevità e la chiarezza.
Io non ci credo al termometrino del PageRank, credo nella Persistenza Temporale delle pagine web, quelle più interessanti, e questo è un mio piccolo contributo.
Sabato 28 Febbraio 2004
Quelle consulenze inutili a peso d'oro
"...caro direttore...un po' di anni fa lessi dell'avvenuto pagamento da parte dello Stato alla soc. Nomisma dell'on. Prodi, di una parcella di dieci miliardi di vecchie lire per la stesura di uno studio sull'Alta Velocità, ma di questo documento non se ne trovò traccia alcuna. Si è poi saputo che fine abbia fatto o è passato tutto in cavalleria? Paolo Sciacchitano - Milano
Dipende da cosa lei intende per passar tutto in cavalleria. Lo studio di Nomisma "Alta Velocità ferroviaria e mobilità per ragioni di lavoro" in qualche cassetto dovrà pur giacere. Non so dirle se fu mai letto e preso in considerazione, però posso assicurarle che costò al committente una barca di quattrini. Non tocca a me giudicare, Dio me ne scampi, tuttavia mi chiedo perchè uno che intende metter su l'Alta velocità e che quindi si presume sappia fare quello che sta facendo, debba sentire il bisogno di chiedere a un esoso consulente esterno se il suo progetto è di qualche utilità.
Il nocciolo dello studio commissionato alla Nomisma si riduceva a questo: quale sarebbe stato l'impatto dell'Alta velocità sulla mobilità per lavoro "mutando la variabile dei tempi di percorrenza". Pensi un po'. Se lo chiedevano a me risparmiavano un sacco di tempo e di denaro perchè la risposta è semplice: mutando la variabile dei tempi di percorrenza si arriva prima. Fine. Stop.
Non c'era bisogno di Nomisma per intuire che la caratteristica di un treno ad alta velocità è l'andar veloce. Non c'era bisogno di stimare "attraverso un'indagine quantitativa", ossia interrogando la gente, "gli effetti sulla mobilità per lavoro nelle tratte Milano-Bologna e Roma-Napoli, causati dall'introduzione del Tav".
E quali mai potevano essere gli effetti se non giungere a destinazione un'ora prima o partire un'ora dopo e quindi dormire un'ora in più?
La Nomisma, fondata nel 1981 dal nostro caro e bravo Romano Prodi, pare si sia specializzata in questo genere di consulenze. Si racconta che sfornò uno studio sulla potentia coeundi degli asini in Somalia (bastava che il richiedente facesse una telefonata a qualche Mohamed Alì di Mogadiscio e con diecimila lire se la cavava).
Motivo d'orgoglio della Nomisma sono i due studi - due- "volti a misurare il ruolo socioeconomico diretto e indotto legato" della coppa di Parma, coppa inteso come salume, quale la mortadella, per intenderci. O il lavoro sulla efficacia della pubblicità negli stadi, con tanto di "profilo socio demografico del tifoso juventino che assiste alla partita in televisione" e di valutazione del ricordo spontaneo ed indotto dei marchi dei prodotti presenti sulla cartellonistica di bordo campo. Mizzica. Io spendo tot per piazzare un cartellone a bordo campo poi un altro tot per sapere perchè lo metto...
Paolo Granzotto
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