Stranamente si parla sempre meno di immigrazione preziosa risorsa per il mondo produttivo. Mi sono aiutato col solito Google per trovare gli ultimi aneliti ufficiali di questo pensiero.
Da:
Neodemos.it
popolazione, società e politiche
Pubblicato il 01/01/2007
La risorsa immigrazione
Massimo Livi Bacci*
* Facoltà di Scienze Politiche
...
I dati dimostrano che l’Italia – assieme alla Spagna – è oramai il paese sviluppato con la maggiore intensità di immigrazione. Il saldo migratorio annuo è dell'ordine di 300.000 unità, cifra proporzionalmente assai superiore a quello nordamericano. Formalmente, nel 2006, gli immigrati regolarmente ammessi per lavoro saranno addirittura più di mezzo milione (la maggior parte, però, immigrati in anni precedenti). Siamo dunque di fronte ad un fenomeno travolgente, per dimensione, per velocità e per durata come più volte ricordato, anche recentemente, su queste colonne. La pur modesta crescita prevista (realisticamente) (lol N.d.r.) dal DPEF (di Prodi N.d.r.) nel prossimo quinquennio, sarà resa possibile dall’aumento della produttività del lavoro e dall’espansione dell’occupazione, indicata in una cifra vicina a 700.000 unità. Ma questo aumento sarebbe impossibile senza una consistente immigrazione...
A ognuno il suo, sicuramente negati per la beneficenza i Leghisti & C., che da anni vogliono chiudere le frontiere, ma decisamente asinelli proprio nella loro materia i progressisti vati dell'economia.
Da:
Neodemos.it
popolazione, società e politiche
Pubblicato il 01/01/2007
La risorsa immigrazione
Massimo Livi Bacci*
* Facoltà di Scienze Politiche
...
I dati dimostrano che l’Italia – assieme alla Spagna – è oramai il paese sviluppato con la maggiore intensità di immigrazione. Il saldo migratorio annuo è dell'ordine di 300.000 unità, cifra proporzionalmente assai superiore a quello nordamericano. Formalmente, nel 2006, gli immigrati regolarmente ammessi per lavoro saranno addirittura più di mezzo milione (la maggior parte, però, immigrati in anni precedenti). Siamo dunque di fronte ad un fenomeno travolgente, per dimensione, per velocità e per durata come più volte ricordato, anche recentemente, su queste colonne. La pur modesta crescita prevista (realisticamente) (lol N.d.r.) dal DPEF (di Prodi N.d.r.) nel prossimo quinquennio, sarà resa possibile dall’aumento della produttività del lavoro e dall’espansione dell’occupazione, indicata in una cifra vicina a 700.000 unità. Ma questo aumento sarebbe impossibile senza una consistente immigrazione...
A ognuno il suo, sicuramente negati per la beneficenza i Leghisti & C., che da anni vogliono chiudere le frontiere, ma decisamente asinelli proprio nella loro materia i progressisti vati dell'economia.
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