La foto dell'arresto di Franceschini preso per il collo ha fatto il giro del mondo.
Il br Franceschini arrestato dall'allora capitano Seno
«Pochi sanno che a scattarla fu un carabiniere che dalla Chiesa ci aveva messo alle costole per proteggerci... Incredibile, quel pomeriggio. Io con la mia 124 privata e un collega al volante restai senza comunicazione radio per un maledetto guasto. Ero isolato dietro a Curcio e Franceschini... Li seguii fino a quando arrivammo a un passaggio a livello... ebbi paura di restare dietro alla sbarra e di perderli, allora ordinai al mio carabiniere di tamponarli... scendemmo per constatare il danno ma Franceschini fiutò subito l'odore di trappola e tentò la fuga. Curcio restò immobile alla guida. Agii in fretta. Un balzo... poi vidi spuntare da una siepe una macchina fotografica...
da un articolo del Corriere di oggi

Ovvio che ora, arrivata l'occasione, la magistratura glie la faccia pagare. Questi son conti che chi combatteva allora contro le Istituzioni, e poi ci si è gettata dentro a manbassa, li ha ancora in sospeso, e si muove e si manifesta con ambiguità dialettiche che troppo ambigue non sono, a leggerle contestualizzandole.

Trenta anni fa la mia adesione a MD fu immediata e direi quasi naturale: per un giovane magistrato venuto fuori dagli anni della contestazione e, solo dopo, del terrorismo, non c'era altra scelta che aderire e militare in MD, il solo gruppo di giudici che fosse non corporativo, che indicasse una strada di interpretazione del diritto che non fosse scontata e burocratica, che si permetteva di mettere in discussione i "suprema dicta" della Cassazione, che ascoltava e metteva in comunicazione il mondo esterno (per brutale e difficile che fosse) con le torri dorate del diritto.
......
E basti riconsiderare come sia stato difficile e tuttavia necessario coniugare le esigenze di difesa sociale e quelle delle garanzie individuali nei processi per terrorismo.
[Oscar Magi, dalla Rassegna stampa del sito di Magistratura Democratica]

Ma poi, è così difficile capire come possa sentenziare Oscar Magi, SCHIERATO, che siede in tribunale mentre sottoscrive pubblicamente che le leggi italiane sono barbare e irragionevoli?

Piccola storia vera, insignificante, piccolissima, ma vera.
Senza commenti, nella sua ovvia banalità si commenta da sola.

Sabato mattina scorso. Accompagno clienti da un rivenditore di ceramiche.
Scegliamo, e concordiamo la data di consegna, che, come al solito, si prevede intorno ai 20 giorni.
A questo punto i clienti chiedono:
- Ma toglieteci una curiosità, ma come mai, in un'altra casa di cui aspettiamo la consegna, a XXXXX, avevamo scelto pavimenti e rivestimenti nello scorso luglio, e l'impresa ci racconta che non può finire perchè ancora non ha ricevuto le piastrelle?
Risposta del venditore:
- Mmmmmm, strano, forse c'è di mezzo un articolo particolare che entra in produzione a periodi determinati... chi le produce?
Il Cliente:
- No no, sono ceramiche normalissime, della Marazzi...
Il venditore:
AAhhhhhhhh, ho capito. Si, il vostro costruttore dice la verità. La Marazzi da un pezzo è sottosopra per gli scioperi...

Ovviamente oggi, lunedì, i miei clienti avranno disdetto l'ordine, rifacendolo a favore di un'altra azienda.

Venissero mai i giorno dell'incubo descritto da Truffaut (Fahrenheit 451), ci sono due libri che salverei dalle fiamme (quasi) a ogni costo.
Il deserto dei Tartari, di Buzzati, e Kim, di Kipling. Due cose diverse, sul piano letterario, ma che (non troppo) in fondo, raccontano la stessa storia.
Drogo, e Kim, entrambi saliti su un treno con lo stesso biglietto di sola andata, entrambi in viaggio verso il compiersi del proprio destino.
L'ufficiale intento a spiare ansioso che la méta compaia all'orizzonte, oltre i riflessi del finestrino, il ragazzo, mezzo indù e mezzo sahib, preso a girovagare tra gli scompartimenti per indovinarla dai discorsi degli altri viaggiatori e dalle etichette dei loro bagagli.
Noi possiamo essere Drogo, o Kim, o entrambi allo stesso momento, ma non c'è una quarta via.
Senza aspettative da attraversare non vale la pena di vivere. O meglio, si può tirare a campare lo stesso, ma è un'altra cosa, secondo me.
Stasera mi è uscito questo sermone anche perchè sono incappato da poco in una pagina web che riporto qui pari pari.

Yahoo Answer
Urgentiximo... riassunto del libro k "avrei dovuto" leggere...?
mi servirebbe il riassunto di "Kim" di Kipling, lo stesso scrittore del "Libro della giungla"... è sux urgente!! dove poxo trovarlo? e che sia ben dettagliato... o almeno il più poxibile ...plz...

E' di questi giorni la commemorazione della caduta del muro di Berlino.
E non è un caso che si cerchi di cucire sopra quei giorni del 1989 nuovi positivi significati di generico rinnovamento sociale e politico.
Risponde a verità, ma il senso vero non va dimenticato. Il senso vero fu la rovinosa caduta di una ideologia.
Caduta anch'essa iniziata nei giorni di un lontano novembre.
1956, 10 e 11 novembre. I sovietici seppelliscono nel sangue la rivolta ungherese, e offrono la prima evidente rabbiosa dimostrazione di cosa significhi il rosso delle loro bandiere.
E' passato mezzo secolo, dimostrazioni ne sono seguite, e ne seguono ancora in ogni parte del mondo.
Ogni tanto qualcuno depista e si inventa che il comunismo non esiste più, fingendo sfrontatamente di non vedere chi, dalla stessa sponda, falce e martello li usa come distintivo.
Un gran daffare, ma inutile. Non servono distintivi, basta la loro faccia di palta, perchè la gente non dimentica.