Le Giullarate di Ovidio
Niente petrolio, niente guerre
Giulio Cavalli nella «giullarata» di Dario Fo, in cui si immagina un mondo che riparte dall’uomo
Ma la catastrofe annunciata potrebbe essere salvifica... «Il petrolio è destinato a finire», dice Fo, «gli stessi industriali che finora hanno boicottato l’energia pulita si organizzano per l’emergenza». «Io sono per la catastrofe, spero che arrivi prima possibile», provoca Fo. «Forse è l’unico modo per far capire che senza petrolio le guerre di oggi non hanno ragione di esistere, e che tornando indietro di un secolo, in una società dove la gente andava a piedi, il rapporto tra le persone sarebbe diverso. Forse ricomincerebbe la rinascita che ho immaginato nella mia giullarata. Una società più umana dove i neri diventerebbero i migliori, i più capaci di vivere in un mondo dove i soldi non sono al primo posto». Economia, mafia, salute e ambiente, temi importanti, vicini a Giulio Cavalli. «L’alfabetizzazione è un dovere della politica, io la porto avanti facendo teatro», dichiara l’attore, candidato tra gli indipendenti alle prossime elezioni, per l’Italia dei Valori. «Mi accusavano di fare un teatro troppo politico, mi diranno che faccio una politica troppo teatrale».
Aurea prima sata est aetas, quae vindice nullo,
sponte sua, sine lege fidem rectumque colebat...
però non mi ricordo che Ovidio parlasse poi di petrolio, io però sono solo una povera bestia da alfabetizzare, mica un nobel dell'Italia dei Valori...
"...rectumque colebat" effettivamente qua devo spezzare una lancia a favore dei Bondi dei Vespa e Dei Minzolini ... a distanza di millenni infatti continuano con immortale coerenza ad onorare il retto di qualcuno
rectumque è una variante colta del grammelot, chiedi lumi al nobel che forse la sa la traduzione
Per la traduzione basta Wikipedia (avessi fatto il classico ora invece che 30 anni fa avrei sbancato
)... Dario Fo è un gigante, magari potessi chiedergli qualcosa davvero, che grande onore sarebbe per me parlargli...
Vedi, forse quello che manca e mancherà per sempre alla destra (e stavolta parlo di destra importante, non quella di Bondi e Gasparri pe' capisse) è proprio un Dario Fo, un De Andrè, un Pier Paolo Pasolini* , un Roberto Benigni...
* Pasolini aveva secondo me atteggiamenti destroidi, svenisse pure qualcuno...
Vedi Pinky io non credo a una vera destra, come tu dici.
E questa cosa, ossia riguardo alla gente come me, CI rende invisi sia alle vere destre che alle vere sinistre... invisi a tutti quelli che amano le ideologìe.
Avere un ideologìa sgnifica non lasciare agli altri la propria lbertà di banalizzare il mondo nelle sue cause effetto, bensì pretendere che altri capiscano il PROPRIO concetto di lbertà ispirato a un principio, altrimenti sono in errore.
Salvo poi imporre questo principio anche di fatto, appena possibile.
Questo a soldoni, ma resterebbe comunque a soldoni anche se ci scrivessi un libro, perchè ripeterei alla nausa sempre e solo questo concetto banale, NON amo le ideologìe.
Ho la mia ETICA, che vorrei rispettata e basta. Deludente?
Non amo Hegel, e quindi neanche Marx o Nice, non amo in genere chi insegna.
E se un Fo, in sovrappiù, insegna delle cazzate, perchè ciò che ha detto è una enorme cazzata alla luce dei fatti più banali della storia tutta, anche se non l'avessa detta strumentalmente in chiave anti USA, sosterrò sempre e comunque che è una enorme cazzata.
piccola aggiunta, io ho veramente "cautela" rispetto a chi si sente dei "doveri" verso di me... soprattutto non desidero essere ALFABETIZZATO.
E direi che Fo è stato davvero MAESTRO nell'esprimersi con chiarezza, della sua professionalità non dubito proprio.
e vedo che il mio non-pensiero comincia anche ad essere condiviso