Niente petrolio, niente guerre
Giulio Cavalli nella «giullarata» di Dario Fo, in cui si immagina un mondo che riparte dall’uomo
Ma la catastrofe annunciata potrebbe essere salvifica... «Il petrolio è destinato a finire», dice Fo, «gli stessi industriali che finora hanno boicottato l’energia pulita si organizzano per l’emergenza». «Io sono per la catastrofe, spero che arrivi prima possibile», provoca Fo. «Forse è l’unico modo per far capire che senza petrolio le guerre di oggi non hanno ragione di esistere, e che tornando indietro di un secolo, in una società dove la gente andava a piedi, il rapporto tra le persone sarebbe diverso. Forse ricomincerebbe la rinascita che ho immaginato nella mia giullarata. Una società più umana dove i neri diventerebbero i migliori, i più capaci di vivere in un mondo dove i soldi non sono al primo posto». Economia, mafia, salute e ambiente, temi importanti, vicini a Giulio Cavalli. «L’alfabetizzazione è un dovere della politica, io la porto avanti facendo teatro», dichiara l’attore, candidato tra gli indipendenti alle prossime elezioni, per l’Italia dei Valori. «Mi accusavano di fare un teatro troppo politico, mi diranno che faccio una politica troppo teatrale».
Aurea prima sata est aetas, quae vindice nullo,
sponte sua, sine lege fidem rectumque colebat...
però non mi ricordo che Ovidio parlasse poi di petrolio, io però sono solo una povera bestia da alfabetizzare, mica un nobel dell'Italia dei Valori...
Commenti : 6
- Pincopalla23 ha scritto il 4/2/10 8:42 PM
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"...rectumque colebat" effettivamente qua devo spezzare una lancia a favore dei Bondi dei Vespa e Dei Minzolini ... a distanza di millenni infatti continuano con immortale coerenza ad onorare il retto di qualcuno :D :D :D