Ultimamente si è molto parlato di Don Giorgio De Capitani, il prete cattolico che dalla sua diocesi nel lecchese predica la violenza politica, e si è offerto di risolvere il problema che l'opposizione ha con Berlusconi sparandogli per un euro un colpo in testa.
Un esaltatato? Una punta avanzata del popolo viola?
Nossignori.
Rendiamoci conto che il suo è un entourage ben più ampio.
Quello di chi predica i valori della libertà e della democrazia, ma che, senza controllo, sarà tra poco in grado di scatenare anche in Italia ben più che semplici tafferugli di piazza.
Chi c'è con lui?
Li trovate qui, a consegnare il premio (vorrei dire il prezzo) di una militanza sporca, e non perché violenta e sfascista, ma perchè autoinvestitasi ad utilizzare l'immagine di chi la violenza l'ha combattuta fino al punto di morirci ammazzato.
E non certo in nome della bandiera viola di Don Giorgio De Capitani.
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