Premetto che all'uso del nucleare in Italia sono assolutamente contrario, perché tentare di farlo comporterebbe situazioni pari a quelle straviste per ogni opera pubblica: decenni di discussioni, di blocchi, di occupazioni (illegali), di pizzi da pagare ai comuni che non vogliono si occupi il loro cortile; risultato: costi e tempi decuplicati.
Ne deduco che è triste da dire, ma conviene pagare l'energìa ai paesi che hanno un sistema democratico più avanzato, che non tollera blocchi violenti una volta che le leggi sono state fatte e le applica senza badare ai gruppetti insurrezionisti.
Ma c'è un altro risvolto che in effetti scopro ora, leggendo uno dei soliti forum monopolizzati dai viola.
Si fa una moratoria per abrogare (congelare) la norma/leggeCapito la testa? A parte la totale inesattezza sulle conseguenze della moratoria, che non blocca affatto il referendum, ti convinco su uno e o che me ne voti tre, la legge dei pecoroni.
La cosa veramente scandalosa è però un'altra
bloccando il referendum sul nucleare, di fatto si bloccano anche gli altri due, che saranno comunque validi, ma non potranno godere dell'onda di indignazione/paura/entusiasmo dei votanti decisi a bloccare il nucleare, i quali probabilmente avrebbero votato in massa rendendo validi i referendum.
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