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23 maggio 2011
Pisapia e la Corte di Strasburgo
La Corte di Strasburgo e l'Europa vanno bene solo quando l'Italia viene condannata. Ma se i responsi non vanno bene perché non fanno sponda alla solita linea di attacco portata dalla sinistra e dall'ultrasinistra, allora sono da ignorare. Questo è stato il responso di Strasburgo sulla morte di Giuliani.
Giuliani venne colpito mentre a breve distanza da un Land Rover defender dei carabinieri solleva all'altezza delle spalle un estintore scarico del suo contenuto e del peso di circa sei chilogrammi.
La jeep dell'Arma, in quel momento, è chiusa su un lato di Piazza Alimonda.
Il muso incastrato in un cassonetto, il lunotto posteriore infranto, il motore spento.
Sulla jeep si è già abbattuta una prima volta la furia di una decina di manifestanti.
E' stata investita sulla fiancata destra da un colpo di asse.
L'estintore, che Giuliani solleva al momento della morte, è già stato scagliato una prima volta contro il defender.
Ha colpito il tetto, è rimbalzato sulla ruota di scorta prima di ricadere sull'asfalto.
Intorno, piovono sassi.
Nel defender dell'Arma sono in tre, la jeep ha il lunotto posteriore sfondato.
In Italia, nella sua arringa, l'avvocato Pisapia aveva sostenuto:
"Ciò che è eventualmente accaduto prima dell' arrivo di Carlo Giuliani in piazza Alimonda non ha, né può avere, alcuna rilevanza rispetto all' inchiesta che riguarda la sua morte e di cui mancano tutti i presupposti di fatto e di diritto della legittima difesa".
Era il suo ruolo, era l'avvocato della famiglia che si era costituita parte civile contro lo stato. Non ho nulla da dire per questo, ho invece molto da dire contro chi come lui, non inquadrò la vicenda come un vero proprio assassinio, orchestrato e diretto, (e dio solo sa come mai ci fu una sola morte), da tutti quegli infami che avevano montato centinaia di ragazzi incoscienti a combattere per loro, per farli diventare martiri della propria guerra.
Giuliani non è stato ucciso solo da un proiettile, è stato ucciso da un modo criminale di pensare il confronto con le istituzioni.
Quelle stesse istituzioni dove Pisapia oggi, riabbottonato il colletto della cravatta, vuole mettere le mani.
La Corte di Strasburgo e l'Europa vanno bene solo quando l'Italia viene condannata. Ma se i responsi non vanno bene perché non fanno sponda alla solita linea di attacco portata dalla sinistra e dall'ultrasinistra, allora sono da ignorare. Questo è stato il responso di Strasburgo sulla morte di Giuliani.
Giuliani venne colpito mentre a breve distanza da un Land Rover defender dei carabinieri solleva all'altezza delle spalle un estintore scarico del suo contenuto e del peso di circa sei chilogrammi.
La jeep dell'Arma, in quel momento, è chiusa su un lato di Piazza Alimonda.
Il muso incastrato in un cassonetto, il lunotto posteriore infranto, il motore spento.
Sulla jeep si è già abbattuta una prima volta la furia di una decina di manifestanti.
E' stata investita sulla fiancata destra da un colpo di asse.
L'estintore, che Giuliani solleva al momento della morte, è già stato scagliato una prima volta contro il defender.
Ha colpito il tetto, è rimbalzato sulla ruota di scorta prima di ricadere sull'asfalto.
Intorno, piovono sassi.
Nel defender dell'Arma sono in tre, la jeep ha il lunotto posteriore sfondato.
In Italia, nella sua arringa, l'avvocato Pisapia aveva sostenuto:
"Ciò che è eventualmente accaduto prima dell' arrivo di Carlo Giuliani in piazza Alimonda non ha, né può avere, alcuna rilevanza rispetto all' inchiesta che riguarda la sua morte e di cui mancano tutti i presupposti di fatto e di diritto della legittima difesa".
Era il suo ruolo, era l'avvocato della famiglia che si era costituita parte civile contro lo stato. Non ho nulla da dire per questo, ho invece molto da dire contro chi come lui, non inquadrò la vicenda come un vero proprio assassinio, orchestrato e diretto, (e dio solo sa come mai ci fu una sola morte), da tutti quegli infami che avevano montato centinaia di ragazzi incoscienti a combattere per loro, per farli diventare martiri della propria guerra.
Giuliani non è stato ucciso solo da un proiettile, è stato ucciso da un modo criminale di pensare il confronto con le istituzioni.
Quelle stesse istituzioni dove Pisapia oggi, riabbottonato il colletto della cravatta, vuole mettere le mani.
20 maggio 2011
Pisapia. La "rete" di filo spinato
Ascoltate le sue riflessioni sul web, sono importanti.
Ascoltate le sue riflessioni sul web, sono importanti.
18 maggio 2011
a Olbia vincono uniti Pd, Fli, Idv, Sel, Udc.
Gianni Giovannelli, coalizione civica di centrosinistra, eletto sindaco di Olbia al primo turno col 52,37.
Un buon metodo quello di Fli, giocando su tutte le ruote da qualche parte si vince.
Una volta che la faccia la si è già persa, che importa giocare così?
Congratulazioni al nuovo sindaco, sono amministrative, probabilmente per il consorzio dei partiti è come convergere sull'elezione di un amministratore di condominio. E' questa la politica del futuro?
Un buon metodo quello di Fli, giocando su tutte le ruote da qualche parte si vince.
Una volta che la faccia la si è già persa, che importa giocare così?
Congratulazioni al nuovo sindaco, sono amministrative, probabilmente per il consorzio dei partiti è come convergere sull'elezione di un amministratore di condominio. E' questa la politica del futuro?
Quella volta era uscito sconfitto, ma ora?
PISAPIA:
"Concessione di indulto per le pene relative a reati commessi con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordinamento costituzionale" (1283)
Non vi sono, quindi, più ragioni - di carattere giuridico, politico o di tutela della collettività - per ritardare ulteriormente, ad oltre undici anni dalla prima proposta di legge presentata in Parlamento, un provvedimento la cui finalità è soprattutto quella di "riequilibrare" inique disparità di trattamento sanzionatorio, determinate dalla legislazione d'emergenza, tra condannati per reati comuni e condannati per reati di "terrorismo".
.....
terrorismo è VIRGOLETTATO
"Concessione di indulto per le pene relative a reati commessi con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordinamento costituzionale" (1283)
PROPOSTA DI LEGGE
d'iniziativa del deputato PISAPIA
relazione: ....d'iniziativa del deputato PISAPIA
Non vi sono, quindi, più ragioni - di carattere giuridico, politico o di tutela della collettività - per ritardare ulteriormente, ad oltre undici anni dalla prima proposta di legge presentata in Parlamento, un provvedimento la cui finalità è soprattutto quella di "riequilibrare" inique disparità di trattamento sanzionatorio, determinate dalla legislazione d'emergenza, tra condannati per reati comuni e condannati per reati di "terrorismo".
.....
terrorismo è VIRGOLETTATO
6 maggio 2011
CanalisTrick
"completamente nuda contro le pellicce" recita la commentatrice, ma non è vero, ecco catturato il frame dove, per errore di chi ha montato questo clip, la Canalis mostra la sua pudica protezione.
E chi seffrega, direte.
Va bé era per distrarsi un attimo dalle brutture della politica... è venerdì.
E chi seffrega, direte.
Va bé era per distrarsi un attimo dalle brutture della politica... è venerdì.
Per dirla alla Fantozzi:
E Bersani fece un'altra colossale figura di m...
E Bersani fece un'altra colossale figura di m...
_Gli Amici di Grillo
il 8/5/11 9:12 AM
Sono ancora Beppe Donia. Il mio indirizzo di posta elettronica è giuseppe_donia@alice.it - non possiedo un blog e non ho un account Google.
Ho fondato una pagina di Facebook,aperta a tutti.Infangateci tutti,in molti mi stanno aiutando?Ero e sono incensurato, ma rovinato.21 anni di processo inventati, costano cari.Sotto ogni profilo.Grazie
jo il 8/5/11 10:44 PM
Grazie Signor Beppe, questo blog si è occupato già di malagiustizia e continurà a farlo. Grazie anche della segnalazione del sito e del gruppo su Facebook. Sinceri saluti.
jo il 25/2/12 3:51 AM
per i lettori
.... il tempo passa e purtroppo il Signor Donia, già anziano e provato, ora non è più tra noi. Il gruppo su FB esiste ancora, ed è amministrato dal figlio, a cui porgiamo le più sentite condoglianze.
http://www.youtube.com/watch?v=LSFJPdrt0Eo
Gli amici di Grillo adesso si scoprono anche teologi, come dice questo signore, Ferruccio Pinotti, "ho voluto affrontare dei nodi estremamente critici della beatificazione di Paolo Giovanni II".
E' un taglio un po' strano perché presuppone un'indagine, fatta da un laico, con i suoi strumenti, che la presentata poi in chiave religiosa.
Forse non si è reso conto di quello che ha detto, sono un laico anche io, e come tale sono portato a scindere gli aspetti della questione.
Il Sacro, è una dimensione di fede che risponde a precisi dettami a cui il credente aderisce, con un atto di fiducia. Fatti sostanzialmente suoi.
NON è di certo una indagine merceologica sulla bontà del prodotto. La qualità del prodotto, se c'è, si riconosce in un costrutto filosofico, appoggiato sui dettami della fede.
Le verifiche sugli atti amministrativi, sulle speculazione economiche, o quanto meno sugli interessi terreni dovrebbero seguire un altro binario. Quello del diritto. E quello della verifica delle supposte infrazioni all'interno di un contesto di tipo profano, o civile.
Ma se la Legalità, principio fondante della laicità, viene mescolata col diritto a coltivarsi una dimensione Sacra nell'esistere, allora salta fuori una cosa sola, che ha poco a che vedere con la Giustizia ma si chiama semplicemente Moralismo.
Vogliamo fare del moralismo?
Pronti via, facciamolo subito, in primis a carico dei moralisti stessi.
Cari amici di Beppe vicini e lontani, sapete che il Vostro mentore (cercate su wikipedia se non sapete che vuol dire, ma tranquilli non è in insulto), nel 2003 aderì al condono fiscale tombale per sanare truffe di bilancio della sua immobiliare Gestimar srl pari a modici Euro 461.000 (quattrocentosessantunomilaeuro)?
Amici miei prendete la calcolatrice e vedete un po' cosa significa in lire, se ciò Vi aiuta a capire meglio... e ne frattempo cercate di fare Vostro anche il significato del gesto che fa il grillo della foto.
Ma dico, se invece della sua Gestimar di famiglia avesse avuto in mano Mediaset, cosa cappero avrebbe dovuto condonare in rapporto, il valore delle riserve auree di Fort Knox?
Gracias... e senza rancore...
Gli amici di Grillo adesso si scoprono anche teologi, come dice questo signore, Ferruccio Pinotti, "ho voluto affrontare dei nodi estremamente critici della beatificazione di Paolo Giovanni II".
E' un taglio un po' strano perché presuppone un'indagine, fatta da un laico, con i suoi strumenti, che la presentata poi in chiave religiosa.
Forse non si è reso conto di quello che ha detto, sono un laico anche io, e come tale sono portato a scindere gli aspetti della questione.
Il Sacro, è una dimensione di fede che risponde a precisi dettami a cui il credente aderisce, con un atto di fiducia. Fatti sostanzialmente suoi.
NON è di certo una indagine merceologica sulla bontà del prodotto. La qualità del prodotto, se c'è, si riconosce in un costrutto filosofico, appoggiato sui dettami della fede.
Le verifiche sugli atti amministrativi, sulle speculazione economiche, o quanto meno sugli interessi terreni dovrebbero seguire un altro binario. Quello del diritto. E quello della verifica delle supposte infrazioni all'interno di un contesto di tipo profano, o civile.
Ma se la Legalità, principio fondante della laicità, viene mescolata col diritto a coltivarsi una dimensione Sacra nell'esistere, allora salta fuori una cosa sola, che ha poco a che vedere con la Giustizia ma si chiama semplicemente Moralismo.
Vogliamo fare del moralismo?
Pronti via, facciamolo subito, in primis a carico dei moralisti stessi.
Cari amici di Beppe vicini e lontani, sapete che il Vostro mentore (cercate su wikipedia se non sapete che vuol dire, ma tranquilli non è in insulto), nel 2003 aderì al condono fiscale tombale per sanare truffe di bilancio della sua immobiliare Gestimar srl pari a modici Euro 461.000 (quattrocentosessantunomilaeuro)?
Amici miei prendete la calcolatrice e vedete un po' cosa significa in lire, se ciò Vi aiuta a capire meglio... e ne frattempo cercate di fare Vostro anche il significato del gesto che fa il grillo della foto.
Ma dico, se invece della sua Gestimar di famiglia avesse avuto in mano Mediaset, cosa cappero avrebbe dovuto condonare in rapporto, il valore delle riserve auree di Fort Knox?
Gracias... e senza rancore...
il 8/5/11 9:12 AM
Sono ancora Beppe Donia. Il mio indirizzo di posta elettronica è giuseppe_donia@alice.it - non possiedo un blog e non ho un account Google.
Ho fondato una pagina di Facebook,aperta a tutti.Infangateci tutti,in molti mi stanno aiutando?Ero e sono incensurato, ma rovinato.21 anni di processo inventati, costano cari.Sotto ogni profilo.Grazie
jo il 8/5/11 10:44 PM
Grazie Signor Beppe, questo blog si è occupato già di malagiustizia e continurà a farlo. Grazie anche della segnalazione del sito e del gruppo su Facebook. Sinceri saluti.
jo il 25/2/12 3:51 AM
per i lettori
.... il tempo passa e purtroppo il Signor Donia, già anziano e provato, ora non è più tra noi. Il gruppo su FB esiste ancora, ed è amministrato dal figlio, a cui porgiamo le più sentite condoglianze.
5 maggio 2011
L'orecchino al naso di Vendola
Credo che per Vendola sia il naso il posto più giusto dove appendere l'orecchino, piuttosto che l'orecchio.
Giusto pochi giorni fa mostravo lo stato del sito della sua regione, nel quale feci un giro stimolato dai suoi roboanti discorsi di vanto, e oggi apprendo su FB l'ultima sua piccola prodezza.
"
Giusto pochi giorni fa mostravo lo stato del sito della sua regione, nel quale feci un giro stimolato dai suoi roboanti discorsi di vanto, e oggi apprendo su FB l'ultima sua piccola prodezza.
"
4 maggio 2011
Umberto Eco e i polli de l'Unità
Nell'articolo di oggi l'Unità scrive:
Così:
Il pentito Brusca: «Facemmo sapere delle bombe a Berlusconi»
che, se non si legge in dettaglio tutto quanto, potrebbe essere così interpretato.
«Berlusconi sapeva delle bombe»
che conduce a sua volta a drammatici quanto aberranti interrogativi.
E' una tecnica di (falsa) comunicazione che il signor professore Umberto Eco ha ampiamente descritto nei suoi stimati libri, quella di come un lettore venga mosso come una marionetta condizionandogli l'associazione di idee.
Una tecnica un tempo raffinata, ora, usata così maldestramente, non deve stupire finisca praticamente solo su l'Unità.
Nessuno come loro conosce così bene i propri polli.
Nell'articolo di oggi l'Unità scrive:
Secondo Brusca, nel 1992 la mafia aveva fra i referenti «Salvo Lima a livello locale» e «Giulio Andreotti a livello nazionale», ma loro non avevano garantito la revisione del maxiprocesso, così i boss iniziarono a cercare altre sponde politiche. Dopo l'uccisione di Borsellino, però, Riina gli disse che si erano interrotti tutti i contatti avviati sulla base del Papello: quindi, le nuove stragi dovevano servire «a far tornare lo Stato o chi per esso a trattare». Ecco che, ha raccontato Brusca, a fine 1993 o inizio 1994 «con Bagarella ho un contatto con Dell'Utri, attraverso Vittorio Mangano», lo stalliere di Arcore, per avere modo di «arrivare» a Silvio Berlusconi, «che si apprestava a diventare premier».Ora, a parte la vericidità o meno del racconto che fa Brusca, che parla di un tentativo di intimidazione, come viene intitolato l'articolo?
Così:
Il pentito Brusca: «Facemmo sapere delle bombe a Berlusconi»
che, se non si legge in dettaglio tutto quanto, potrebbe essere così interpretato.
«Berlusconi sapeva delle bombe»
che conduce a sua volta a drammatici quanto aberranti interrogativi.
E' una tecnica di (falsa) comunicazione che il signor professore Umberto Eco ha ampiamente descritto nei suoi stimati libri, quella di come un lettore venga mosso come una marionetta condizionandogli l'associazione di idee.
Una tecnica un tempo raffinata, ora, usata così maldestramente, non deve stupire finisca praticamente solo su l'Unità.
Nessuno come loro conosce così bene i propri polli.
3 maggio 2011
I Corpi Dell'Espresso
Le brumose periferie di Mosca e il mondo fantastico di una bambina e del rapporto con la madre...
[dal sottotitolo de L'Espresso]
Ma per cortesia, ma a chi la vogliono raccontare?
E di un portfolio di 20 foto, quale mettono in copertina? Questa.
Serve commento? la spudoratezza toccata dal giornale, abituale censore e venditore, qui tocca veramente un bel livello. Lo vede chiunque senza che io debba spiegarla, credo.
Le brumose periferie di Mosca e il mondo fantastico di una bambina e del rapporto con la madre...
[dal sottotitolo de L'Espresso]
Ma per cortesia, ma a chi la vogliono raccontare?
E di un portfolio di 20 foto, quale mettono in copertina? Questa.
Serve commento? la spudoratezza toccata dal giornale, abituale censore e venditore, qui tocca veramente un bel livello. Lo vede chiunque senza che io debba spiegarla, credo.
1 maggio 2011
La classica memoria corta della sinistra
Era il '76
Il comunismo è una fede, è il contrario dell'essere laici, non se ne possono staccare, se la religione è l'oppio dei popoli, il comunismo ne è l'eroina in vena.
Leggi tutto l'articolo di Fegiz da
http://www.solegemello.net/palalidodeg76.html
Era il '76
"La rivoluzione non si fa con la musica. Prima si fa la rivoluzione, poi si potrà pensare alle arti o alla musica. Lo diceva anche Majakovski che era un vero rivoluzionario e si è suicidato. Suicidati anche tu!".
De Gregori ascolta pallido e silenzioso. Con scarsa convinzione mormora al microfono: "Forse sono una vittima dell'industria...". La delirante farsa del "processo" continua: "Va a fare l'operaio e suona la sera a casa tua".
Alcune ragazze piangono, altri oratori continuano sullo stile dei precedenti accusando tutti i presenti che han pagato l'ingresso di essere "una massa di c...".
De Gregori riesce a raggiungere il camerino. Appare distrutto e conclude: "Non canterò mai più in pubblico. Stasera mancava solo l'olio di ricino, poi la scena sarebbe stata completa".
Il comunismo è una fede, è il contrario dell'essere laici, non se ne possono staccare, se la religione è l'oppio dei popoli, il comunismo ne è l'eroina in vena.
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