Era il '76
"La rivoluzione non si fa con la musica. Prima si fa la rivoluzione, poi si potrà pensare alle arti o alla musica. Lo diceva anche Majakovski che era un vero rivoluzionario e si è suicidato. Suicidati anche tu!".
De Gregori ascolta pallido e silenzioso. Con scarsa convinzione mormora al microfono: "Forse sono una vittima dell'industria...". La delirante farsa del "processo" continua: "Va a fare l'operaio e suona la sera a casa tua".
Alcune ragazze piangono, altri oratori continuano sullo stile dei precedenti accusando tutti i presenti che han pagato l'ingresso di essere "una massa di c...".
De Gregori riesce a raggiungere il camerino. Appare distrutto e conclude: "Non canterò mai più in pubblico. Stasera mancava solo l'olio di ricino, poi la scena sarebbe stata completa".
Il comunismo è una fede, è il contrario dell'essere laici, non se ne possono staccare, se la religione è l'oppio dei popoli, il comunismo ne è l'eroina in vena.
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