Pisapia e Boeri al contrattacco mediatico. Per la loro domenica a spasso, istituita sulla testa dei milanesi con ordinanza di divieto totale a usare gli automezzi, si inventano anche la visita guidata a Torre Galfa.
Tutti a piedi, e possibilmente in processione a venerare il palazzo occupato.
Riconosciamogli la genialata: l'iniziativa è culturale, perché mai gli sponsor Touring Club e Ordine Architetti dovrebbero quindi chiedersi se agli associati tutti piace l'idea della bella impresa, spuntata casualmentente proprio oggi, in chiara salsa partigiana?
Intanto, come diceva Snoopy, " l'intreccio si infittisce... ", e l'illegalità nella Torre passa in secondo piano, munita di decreto educativo.
C'è da riconoscere che domenica non è però fatto obbligo di vestire uniformi arancioni col basco e la stellina, per ora.
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Update ore 10
a poche ore dalla diffusione della notizia, alle 7 di questa mattina, le forze dell'ordine hanno iniziato lo sgombero della Torre Galfa, ed è iniziata la protesta degli intellettuali. Dario Fo si è subito portato sul luogo. Mancano 12 giorni alla visita guidata, che ha tutta l'aria di una carta giocata all'ultimo momento per coinvolgere altri soggetti prima che potesse venire al dunque uno scontro tra gli occupanti che volevano appoggio, ed il Comune, che da dieci giorni cercava di mantenersi neutrale spostando il problema sulla proprietà. La precipitosa inclusione della Torre Galfa tra i monumenti significativi della città ha tutta l'aria di un giochino scattato per giustificarne un passaggio in nuove mani, legalizzato da un cappello culturale. La proprietà potrebbe gradire di vedersi tolta di mano la sua mezza patata bollente, i milanesi si troverebbero, volere o volare, ad acquistarla per regalarla a certa cultura, che sfonda le porte piuttosto che rogitare, e i conti sarebbero riquadrati. Stiamo a vedere, è solo un'ipotesi.
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