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2 luglio 2013

PUMS Milano, mobilità secondo Pisapia

PUMS Milano, mobilità secondo Pisapia

Non è facile impostare un esame passo a passo delle linee guida del PUMS. Sostanzialmente perché linee guida non sono.
Sono pagine di illustrazione, ingenuamente discorsiva, di come vorrebbe vincolare la mobilità sul territorio un visitatore occasionale. Questo osservatore, armato semplicemente di buon senso, vorrebbe trasformarla a prescindere dalle motivazioni che ne hanno determinato limiti e pregi strutturali, senza però indagare le complesse relazioni tra diverse componenti.
Queste componenti, già nell'introduzione, andrebbero suddivise su almeno due fronti di servizio, che un piano di mobilità è tenuto a soddisfare nei termini urbanistici che per definizione l'amministrazione è chiamata a normare.
Sono componenti, o fronti di servizio al cittadino, equivalenti per diritti ed opportunità, o comunque sono da considerarsi rilevanti nella stessa misura.

Il primo fronte di servizio si deve rifare a un modello di distribuzione delle risorse, umane e materiali. E' di tipo meramente funzionale (mobilità originata da commercio, industria, attività lavorative di costruzione e manutenzione in genere).
Il secondo fronte di servizio, da indagare su un piano meno percettibile ma culturalmente significativo, deve seguire i bisogni civici dovuti all'appetibilità di méte che risultano più ambite di altre, e chiedono un impianto di mobilità che segua i bisogni più diversi, disegnandone l'infrastruttura occorrente (eventi, attività culturali e sportive, interazione tra tra le componenti sociali intese a tutto campo, dal gruppo significativo in termini numerici, al nucleo familiare, all'individuo singolo).

Va quindi analizzata, sul territorio, la rete topografica significativa di questi due fronti, che va rispettata, perché il piano di mobilità è chiamato a leggere la realtà esistente, per favorirne le prospettive di sviluppo, e non a disegnarle, compito che spetta al momento amministrativo di gestione del territorio.
Solo dopo questa operazione possiamo finalmente calare il fronte che si sovrappone a entrambi, ed è quello della mobilità assistita, di tipo pubblico, ai vari livelli di sharing e di mezzo collettivo su gomma, ferro, di superficie e in sottosuolo.

Queste, in termini molto succinti, sono a mio avviso le linee guida, ovvero, i binari del percorso che si dovrebbe affrontare se si intendesse davvero porre ordine e correggere le anomalie della mobilità sul territorio.
Senza queste linee, indispensabili a leggere la mobilità come frutto di realtà complesse, che non si possono scardinare partendo dal fondo e reinventando la ruota della bicicletta, capita di distruggere, o quanto meno penalizzare pesantemente, sia l'economia che le aspirazioni singole e collettive.

Senza un approccio metodologico di tipo professionale, leggiamo purtroppo documenti scadenti come quello comunale divulgato per il PUMS.
Sono documenti rappresentativi solo di generiche aspirazioni tese a modificare l'ultimo anello della catena, sbagliati quindi in termini metodologici, e rappresentativi solo di intenti ideologici, ribaltatici addosso a forza, per sopprimere una rete che dovrebbe stare al servizio di tutti.



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21 aprile 2013

Cultura da Marzullo

Cultura da Marzullo
Intervento da Marzullo: " Il film 'passione sinistra', storia tra uomo di 'destra' e donna di 'sinistra', sfata i luoghi comuni e mostra la realtà nelle sfumature".
Il protagonista maschile (parte destra) "Mi son divertito a interpretarlo perché il mio protagonista incarna i vizi degli italiani"
NO COMMENT.



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1 aprile 2013

Milano in bianco e nero



Milano in bianco e nero

è morto Jannacci, l'altra sera. Ora che tutti velocissimi hanno dato il loro contributo al ricordo, ed quindi ora che è finito tutto davvero, mi vien più facile ricordarmi di lui. Che poi vuol dire ricordarmi di una tv in bianco e nero, di me piccino che quasi piangevo a sentirlo, e di un paio di scarpe sportive che allora portare non era il massimo, era il minimo, perché le scarpe dovevano essere scarpe vere, per tenersi asciutti, per camminare protetti sia su terra riurbanizzata che su strade ancora sconnesse dalla povertà della guerra. Mi ero quasi commmoso, un po' come per il Gino del bar, anche lui di un Gaber in bianco e nero in TV. E i jeans del Gino, mi immaginavo anche, vedendo i più grandi che, come il Gino, se ne stavano nei bar e fuori, sulle lambrette, coi primi jeans. Però il mio ricordo si fema qui. Mi piaceva quel modo di vedere e raccontare il mondo dal basso. Poi più tardi, io lo ammetto, son molto fatto male e intransigente, cominciarono a raccontarlo dall'alto, però, perché non sembrasse proprio alto alto, cominciarono a usare le parabole, e il buono, e il cattivo, e il popolo, e la rivoluzione e tante cose che dette così, a lezione, non mi interessavano più. E mi girai dall'altra parte, continuavo a guardare il bar del Gino e un paio di scarpe da tennis.



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15 marzo 2013

NO domenicAspasso : copertina diario Facebook


copertina diario Facebook


Questa foto, se la copiate, ha le proporzioni della copertina del Diario di Facebook, la metto a disposizione per i milanesi che vorranno usarla in questo week end.



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9 marzo 2013

TAG: Giunta Pisapia, Maestrini, Epic Fail
Tutti sbagliano, ma c'è chi intanto insegna.

Un giretto tra le cialtronate del web arancione. 
E' facile, può farlo chiunque: Maran, Assessore all'ambiente a Milano che EDUCA il popolo al consumo dell'acqua pubblica, e Pisapia, Lerner, Ambrosoli... cercate su Google, li troverete tutti, il salotto comodo dell'intellettualità della sinistra che beve San Pellegrino, l'acqua più costosa (tanto non è a spese loro) e neanche più italiana, ma della svizzera Nestlé, azienda ramificata ovunque.
In ordine, in figura: 
un piccolo estratto della lezione del prode Maestro Maran tratto dal periodico on line Milano Post, illustrato mentre insegna al popolo quanto sia buona l'acqua del rubinetto, 
il Signor Sindaco Pisapia ritratto con la Maestra "assessora" Tajani sul sito del Comune di Milano,
ancora il Signor Sindaco Pisapia col Maestro Tuttologo Gad Lerner,
e, per concludere in bellezza, il Super Maestro Ambrosoli, Astro Nascente alla conquista della Regione Lombardia.
Tutti "educatori" di noi poveri cittadini ignoranti, tutti con la loro brava bottiglia sul tavolo durante la lezione.

Giunta Pisapia, epic fail

E finalmente anche Maran, dal suo sito. Con la caraffa d'acqua potabile riempita al rubinetto dell'acquedotto? Macché, con la sua brava bottiglietta industriale!
P.S. le riduzioni sono di foto tratte dal web, pubblicate qui a scopo esemplificativo, non voglio infrangere alcun eventuale copyright, e sono prontissimo a rimuoverle su eventuale richiesta dei proprietari... ma spero si vogliano evitare altre figuracce ...

Giunta Pisapia, epic fail

Blogger jo il 11/3/13 12:40 PM
e tra poco, a Milano, Domenicaaspasso, tutti a piedi, uniche auto ammesse, quelle che affitti tramite il comune.
se sei di legambiente, supporter del comune, per usare l'auto affittata anche a benzina hai diritto allo sconto.



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1 gennaio 2013

BUON ANNO E (non avviliamoci sempre)

BUON ANNO E (non avviliamoci sempre)
Vi auguro Buon Anno e, come da titolo, questa è la mia esortazione.
Al proposito vi racconto una cosa capitatami i giorni successivi al ferragosto di quest'anno.
Piccola vacanza ad ABC, a pochi km dal confine di XXMiglia (naturalmente in TRENO, perché in zona coi mezzi pubblici si va facilmente ovunque).
Decido di andare a trovare amici a Cannes.
Me ne vado a San Remo in 10 minuti in filovia, prendo il primo treno diretto e arrivo bello e rilassato alla meta.
RITORNO: Gli amici hanno casa proprio presso la stazioncina di Cannes la Bocca, scendiamo verso le 21 alla stazione non presidiata (ho già il biglietto del ritorno).
Il treno dopo mezz'ora-quaranta minuti non arriva, sul tabellone compare una scritta del genere (ESCLUSIVAMENTE in francese) "Prossimo treno domani".
Perfetto, decidiamo di tornare a cercare il numero di tel della stazione per chiedere info, e PASSA il treno. Che ovviamente perdo, essendo già sulla salita ...
Gli amici decidono di accompagnarmi in macchina a Cannes Centrale.
Arriviamo in Centrale, non c'è l'ombra di parcheggio e ci sono lavori in corso.

Mi accompagnano, a rischio multa, a tutti i costi, fin che sono in stazione... saluti etc....
Cartelloni, solo esclusivamente in francese, e mi par di capire che tutti i treni hanno ritardo, da un'ora a due, che il TGV, che in riviera (Francese) transita sulla linea comune NORMALE, causa anche il blocco-rallentamento dei treni che dovrebbero precederlo.
Non so il francese, ma solo italiano e un po' di inglese, e chiedo a un ferroviare, con orecchino, azzardardando un "Escuse muà qual'è il prossimo treno per l'Italia?"
Mi risponde solo "Bonjur" e io azzardo un nuovo "Escuse muà qual'è il prossimo treno per l'Italia?" Risponde nuovamente "Bonjur" (è notte .. va bè..).
A questo punto capisco che sta dando una lezione di "educazione" a me italiano ignorante e sprovvedo. "Bonjur, Escuse muà qual'è il prossimo treno per l'Italia?"
Mi guarda un attimo e mi fa "Du (o du) minut"... che intendo come due minuti... chiedere a che binario è troppo e lui non me lo dice.
Comunque trovo il binario con scritto XXMiglia e mi metto in attesa, capisco che i due minuti sono stati un modo per levarmi dalle balle....
Anche gli altri non sanno una mazza, e i ritardi crescono.
Questa volta i cartelli luminosi cominciano a scattare sui ritardi che aumentano.
Evito di fotografarli, anche se la cosa mi attira, perché ho l'albergo pagato e non vorrei passare la notte alla sgendarmerì.
Arriva un treno locale, con dei sedili in un materiale peloso e zozzo e macchiato che anche il mio povero cane se fosse stato ancora in vita avrebbe evitato di alzarvi la gamba.
Parte il treno... sunteggio, circa tre ore di viaggio per fare poche stazioni.
Ad ogni stazioncina ove fermava e sostava a lungo in attesa del TGV o altro, gli altoparlanti scandivano l'annuncio in un francese talmente stretto che si capiva solo l'immancabile desinenza "sur le mer ".
Difficile regolarsi e prevedere se avrei perso l'ultima combinazione della notte da XXMiglia, e contavo (a mente) se avessi o no ancora un centone per il taxi.
A mente, perché le carrozze erano semivuote e chi c'era in giro avrei preferito non ci fosse stato ...
Siccome a questo punto sono prevenuto mi son detto ... vuoi vedere che l'ultima stazione di XXMiglia non la annunciano neanche ?

COSI' è stato ....
Benissimo, arrivo finamente a XXMiglia attorno alla una e ho un bel 10 minuti per prendere l'ultima filovia .... bacio la terra della stazione.
Anche se, scusate il termine, ho sempre considerato questa stazione di frontiera una fognatura a cielo aperto, nessun luogo mi pare più bello e accogliente.
Comunque il ferroviere francese di cui sopra è sparito ... e rinuncio a cercarlo (per salutarlo ... )
Arrivo in albergo e mi fermo parecchio a chiacchierare col portiere di notte, ha lavorato in Francia e me ne racconta di belle, ma ve le risparmio ....la morale è una, qualsiasi cosa facciano, succede, non funzioni, non la divulgheranno mai e tenderanno a minimizzarla, il nostro esatto contrario.
MA ... una via di mezzo ????
Auguri a tutti.

Blogger jo il 2/1/13 6:52 PM
infatti, popolo di buoi manovrati ...
cmq buon anno ... magari quando si toccherà il fondo qualcosina si comincerà a vedere (dico vedere, non serve neanche capire), debole speranza...



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18 novembre 2012

Milano, Convegno PDL al palazzo della Regione
Milano, 17 novembre 2012
Convegno PDL al palazzo della Regione. Tardo pomeriggio, non fatevi impressionare dai posti vuoti, è stata una lunga giornata e la resistenza ha un limite. Faccio una stringata considerazione, non se se ci scriverò sopra oltre.
La gente intervenuta è stata molta, 1200, 1400 persone; tutti a cercare una strada che ognuno di noi non ha chiara, ma che si vuole ritovare in questo momento mai stato così difficile.
Se il cattivo padrone di casa, il PDL milanese, avesse dato rilievo alla manifestazione, credo che senza fatica avremmo raggiunto i 3000 congressisti. Tantissimi, se si considera che il nostro elettorato non è per concezione militante, ma vuole una guida in cui riconoscersi, guida che in questo modo stenta a trovare.
Grandi assenti, o quanto meno, solo in apparizione, i rappresentanti milanesi, soprattutto coloro i quali dovrebbero essere più vicini al territorio e alle Zone. Certo non tutti, ma la mia è più che una impressione. E non sono il solo a pensarla così. Qui a Milano, dove Pisapia ne infligge di cotte e di crude, stiamo perdendo splendide occasioni di battaglie da vincere. Ma è probabile che sia il senso della politica attiva, che si sia perso, considerandola un "di cui" delle proprie occupazioni.
Ma la libertà non è un hobby, e purtroppo, o per fortuna, la si misura col metro delle affezioni. Sul pezzo, senza riserve, la vecchia guardia AN e i più convinti vicini a CL. Molto più distratti i liberal conservatori e gli ex democristiani. Dei secondi confesso che non me ne può interessar di meno. Dei primi mi duole, siamo senza guida, e oggi non c'era neanche l'alibi dei gazebo. La gente era lì, e sarebbe bastato andarle incontro.
[in foto l'uscente Fornigoni, nel riquadro, un cavallo presente e combattivo, l'onorevole Maurizio Lupi]

Milano, Convegno PDL al palazzo della Regione



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