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28 febbraio 2010

Altro che Second Life!


Ieri mi arriva questa cartolina di un amico che se n'è stato a Rio, e lo sciagurato mi scrive che gli pare di stare in Second Life, perché son tutte così... ma vere !
E no, non vale! :))

Anonymous Nero il 28/2/10 5:10 PM
finalmente è arrivata allora , un mese c'è voluto :-D
Comunque, a onor del vero, vista la fama di Rio mi aspettavo molto di più .. ma saranno state a prepararsi per il carnevale.
Per il resto , visto che come sai Amo follemente una certa Felina ;-) , le ho lasciate tutte per gli altri ...

Blogger Pincopalla23 il 1/3/10 7:54 AM
Jo, Cetto Laqualunque direbbe : "finalmente un post che mostra la vera faccia della politica su questo blog, cazzu cazzu!!!" :D

Blogger jo il 1/3/10 11:30 AM
mmmmmmmm
no no
trattandosi di Rio, potresse anche essere, ma a me mi sembrano proprio culi di donne vere questi !!!
:P



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24 febbraio 2010

Le frottole cubane

Il Corriere

L'AVANA - Il dissidente cubano Orlando Zapata Tamayo, 42 anni, è morto all'ospedale dell'Avana, dove era ricoverato dopo 85 giorni di sciopero della fame. Era stato arrestato nel 2003 e condannato a 36 anni per diversi reati, fra cui vilipendio di Fidel Castro. «È stato un omicidio premeditato» ha detto la madre, Reina Tamayo Dange. Le condizioni di Zapata si erano aggravate martedì mattina: trasferito in un ospedale tra i più attrezzati dell'Avana, è morto poche ore dopo.

«COLPA DEGLI USA» - Il fratello del líder máximo e attuale presidente, Raúl Castro, si è detto dispiaciuto ma ha aggiunto che il decesso è «il risultato dei rapporti con gli Stati Uniti» e del loro comportamento. A Cuba, spiega, «non ci sono torturati, non ci sono stati torturati, non c'e stata alcuna esecuzione. Queste cose succedono alla Base di Guantanamo».

era proprio il 2003, ricordavo bene

Il Foglio

Con uno scarno comunicato il governo dell'Avana ha informato che tre dei responsabili del tentativo di fuga dall'isola avvenuto dieci giorni fa sono già stati condannati a morte con procedura sommaria e fucilati. Con questa decisione ignobile Fidel Castro si mette sullo stesso piano del dittatore della Germania orientale Walter Ulbricht, che faceva sparare dai vopos a chi tentava di evadere dal "paradiso socialista" scavalcando il muro. Anzi, fa di peggio, perché ha fatto uccidere gli oppositori non durante il tentativo di fermarli, ma quando erano già arrestati e in carcere.
Le fucilazioni rappresentano il suggello di sangue a una colossale offensiva repressiva, che ha visto arrestare e condannare a pene pesantissime un'ottantina di oppositori politici, rei di aver navigato in Internet o di aver lamentato la mancanza di libertà. Come è emerso nel rapidissimo procedimento giudiziario, a ciascuno di loro erano da tempo state appiccicate spie del governo, che hanno poi svolto con le loro odiose delazioni il mestiere di Giuda.

2003 - FUCILATI A CUBA

A Cuba i reclusi politici sarebbero ancora 53. Ovvero, sono reclusi, ma chi può giurare sul numero?
E noi siamo qui, che ce la facciamo tirare con le veline e le prediche di Adriano Sofri.

Blogger jo il 25/2/10 9:25 AM
no, non parlo di voto, CHE NOI POSSIAMO CMQ ESPRIMERE, parlo di atteggiamenti culturali.
Per me tra situazioni come questa e l'Italia c'è la stessa differenza che corre tra bunuel e i fratelli vanzina, per intenderci.
E qui comprano le pagine del times... per parlare della libertà in Italia.

Certo, è logico che in ogni condominio si litighi col vicino, che Haiti sia nulla rispetto alla "vergogna" con cui sono stati trattati gli aquilani.

Però che mi senta anche prediche mi pare davvero eccessivo.
Una volta almeno, nei paesi comunisti, facevano le visite guidate. Per credergli bastava essere solo un pochettino gonzi...



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22 febbraio 2010

Internet shooting


«Giochiamo al tiro al bersaglio con i bambini Down».
L'ultima trovata dei Gruppi su Facebook.
Non mi stupisco più di tanto, un certo modo di porsi, ormai comunemente accettato e incoraggiato, pieno di minacce, insulti, e sfottìo, nato e propagato da una parte precisa con precisi intenti politici (vedi come esempi i commenti del signor Grillo e il dileggio sull'episodio della Madonnina del Duomo) si è profondamente radicato, e gli strati più abietti della socìetà si sentono autorizzati agli atteggiamenti più ignobili.
Questo "shooting" è la ricaduta culturale di qualcosa d'altro.




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17 febbraio 2010

Gli amici degli amici della magistratura parte II

Da vari giornali su Cristiano, figlio di Tonino :

Cristiano: «Poi un’altra cosa, non so se la puoi fare questa cosa o meno… se hai la possibilità… ». Mautone: «Dimmi, dimmi».
Cristiano: «Io ho un amico però è ingegnere e sta a Bologna, volevo sapere se su Bologna c’era possibilità di trovargli qualcosa…».
Mautone: «Adesso vediamo, ci informiamo subito e vediamo».
E la risposta di Mautone riguardo agli incarichi da assegnare a professionisti amici suoi e di Nello Di Nardo:
Gli ho dato l’incarico! Poi non l’ho ancora dato a lei! Lo passerò sempre a te e poi ce lo farai avere tu!


e ancora Da Anno Zero :

"Stanno qui da me due amici di Cristiano, i due architetti Morrone che tu hai già conosciuti e non gli fare prendere collera!"
Cristiano Di Pietro: "Ti volevo parlare un attimino delle questioni delle caserme, per quanto riguarda le forniture; qua come funziona; pure su quella di Termoli, chi fa l’impianto elettrico e dove va a fornirsi del materiale"
"Senti è arrivata la domanda di quel signore e ha fatto il 7% e io gli ho fatto il 10%"
Cristiano Di Pietro: "Ottimo, ottimo!"

Però dobbiamo adeguarci alla spiegazione che su youtube ci fornisce papà Tonino, questo è solo eccesso di zelo... - Ma chi te l'ha fatto fare? - Gli dice.
I quattrini, cara la mia testina......
Ma il problema non è questo, il problema è che, al solito, per gli amici degli amici, queste cose sono irrilevanti ai fini processuali, e tutto è stato soffocato e sepolto.



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Gli amici degli amici della magistratura parte I

Ma come si fa a cavallottare le conseguenze delle intercettazioni?
Semplice, basta chiamarsi Di Pietro.

.... indagava sul banchiere Pierfrancesco Pacini Battaglia. Quello «sb(i)ancato». Il faccendiere aveva nel 1993 acquistato schede telefoniche svizzere per evitare le intercettazioni. Alcune di queste, appurò il Gico della guardia di finanza, Pacini Battaglia le aveva anche regalate ad amici e conoscenti. E secondo il giudice Ferdinando Imposimato, uno dei destinatari era proprio l’ex pubblico ministero. «L’utenza gsm n. 0041/892009854 è stata certamente usata da Di Pietro», ricorda Imposimato nel suo libro Corruzione ad alta velocità: «Queste schede avevano all’epoca una particolarità, rendevano praticamente inintercettabili i telefoni che le usavano», continua Imposimato, e ovviamente chi usava quei telefoni di fatto non aveva nulla da temere. «Queste schede erano tutte intestate a Henri Lang, autista di Pacini Battaglia. Questo è agli atti della magistratura bresciana. E il fatto che il gip De Martino non l’abbia considerato reato non vuol dire che non sia vero».

Di Pietro, all’uscita del libro di Imposimato, tanto per non smentirsi, annunciò querela. «La sto ancora aspettando. Né io né la mia casa editrice Koiné abbiamo mai ricevuto querele, citazioni o richieste di rettifica da Di Pietro o da suoi rappresentanti», rivela Imposimato al Giornale.

Tornando alle schede svizzere di Pacini Battaglia - che anticipavano un sistema poi perfezionato dal dg juventino Luciano Moggi, come emerse nell’inchiesta della procura di Napoli su Calciopoli - è vero che a Brescia il gip non diede seguito alle contestazioni dei pm, che ritenevano invece come l’uso e il possesso di quella scheda telefonica dimostrassero il legame e i rapporti diretti tra Di Pietro e il banchiere italo-svizzero che Tonino indagava. Ma è vero anche che l’utilizzo di altre sim svizzere di Pacini Battaglia è stato giudicato penalmente rilevante da altri magistrati. Quando il gip di Milano Alessandro Rossato chiese al Parlamento l’arresto di Cesare Previti, tra le motivazioni della pericolosità dell’ex deputato mise nero su bianco che «l’onorevole Cesare Previti ha utilizzato una o due schede telefoniche gsm svizzere, fornitegli da Pacini Battaglia (int. 30/7/1997) “per sentirsi più tranquillo sulle telefonate che faceva”». Stesse schede, valutazioni difformi.

da Il Giornale



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15 febbraio 2010

Pro memoria per L'Aquila

Un ricordino dedicato ai compagni che ieri hanno manifestato a L'Aquila, con gli auguri che facevano loro gli altri grufolanti compagni del Guardian.

Pro memoria per L'Aquila



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11 febbraio 2010

Tips&Tricks

Tips&Tricks

nelle trappole, curare il particolare è importante!

Blogger jo il 11/2/10 4:44 PM
hmmmmmmmmm io indagherei su alberoni
:D



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Santa Precaria subito


Che dite, facciamo la colletta per un cero?



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10 febbraio 2010

nun te regge cchiù

10 cose che non reggo più

1- Gli articoli su LOST
2 - Polverini e Bonino
(in coppia)

3 - I giocatori del lotto
(e il tabaccaio al computer invece che alla cassa
)
4 - La focaccia genovese
(che a Milano nessuno la sa più fare
)
5 - Le modifiche inutili alle pagine web
(come quelle di FB
)
6 - L'aperitivo
(con le ciotole di popocorn triste + pizzette del mezzogiorno
)
7 - Le Email dei convegni dell'Ordine A.
8 - Accendermi le sigarette di continuo
9 - Lilly Gruber
(il di cui rossetto dello stesso colore della tinta, ma forse è la mia TV che fa schifo)

10 - Lo spot "Il rispetto bisogna meritarselo" della Mercedes

Blogger jo il 11/2/10 1:41 PM
in coppia, nel senso che non le reggo più entrambe ...



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8 febbraio 2010

Grazie Vespa!

Abbiamo oggi letto del famoso "pizzino" di avvertimento mafioso a Dell'Utri e Berlusconi (pretesa copia-minuta di una lettera probabilmente mai inviata).
Ora, questa lettera è stata presa, da tutta l'opposizione dura a Berlusconi, come fosse una lettera di chiamata a corresponsabilità, puntando gli stessi sul finale del foglio, ove si promettevano ritorsioni sotto forma di cessazione di un silenzio complice.
Nei confronti di chi non si sa, ma ovviamente gli scriventi ne traggono, a loro dire, il nome di Berlusconi.

Ora, facciamo bene attenzione, è stato detto che questa prova è doppiamente provata, perchè già in mano alla magistratura dai tempi dell'inchiesta del sequestro Moro.
FALSO, cioè vero ma al contempo doppiamente falso, perchè il preteso originale esiste, ma non ha traccia di questa aggiunta, ancorché solo pretestuosamente interpretabile nei confronti di Berlusconi.
E poi si parli di Vespa come di cattivo giornalismo.
L'UNICO, che mi risulti, che ha chiarito questo aspetto strano della vicenda, FONDAMENTALE per comprendere la meccanica di questa ulteriore mossa da bastardi.




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Di Pietro : messaggio agli elettori, o a chi?


Di Pietro sente il bisogno di giustificarsi, ed è comprensibile, dato che IdV sostiene un candidato sotto processo, smentendo clamorosamente tutte le premesse. Non ha alternativa, ammette.
C'è anche chi è sicuro che il PD lo tenga per le palle.

Vanno di moda le dietrologìe, e ora vi sfodero la mia, guardate dietro Di Pietro, il quadro che gli fa da unico fondale.
La tela rappresenta una coppia di tavola apparecchiate, guarda un po' il caso.



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7 febbraio 2010

Gli Avventurieri dell'IDV

"Quella di Genchi e del suo ruolo è una vicenda che presenta aspetti assai inquietanti e tutt'altro che chiariti". Lo dichiara Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl.
"Genchi ha espresso le sue farneticazioni al congresso dell'IdV ed è stato anche smentito dai dirigenti di quel partito. E' incredibile che un tipo del genere - afferma Cicchitto - sia stato per almeno dieci anni l'uomo di fiducia di molti procuratori per quello che ha riguardato la gestione dei tabulati telefonici. E' ancora da capire, e non lo spiega il richiamo al distacco sindacale, come un ufficiale di PS abbia potuto contemporaneamente gestire una società privata che svolgeva un ruolo così delicato e significativo".

Di Pietro, di fronte alle enormità del suo accolito avventuriero e amico di De Magistris, il signor Genchi, ha dovuto prendere le distanze anche lui, ma resta il fatto che di gente lurida, a far gli aizzapopolo, DENTRO LO STATO, e LADRA DI SOLDI NOSTRI, ne abbiamo avuta, e ne avremo.
Un estratto dal Corriere delle dichiarazioni di questo gaglioffo:

LE FRASI AL CONGRESSO IDV - Dopo la perdita di popolarità per «l'outing della moglie di Berlusconi e il fuorionda» di Gianfranco Fini a Pescara, «provvidenziale - aveva detto Genchi al congresso Idv - è arrivata quella statuetta che miracolosamente ha salvato Berlusconi dalle dimissioni che sarebbero state imminenti». Genchi per sostenere la sua tesi avevi citato la sua «esperienza in polizia» e i «video che tanti giovani propongono su Youtube per capire che nel lancio non c'è nulla di vero». Poi aveva puntato il dito contro la scorta che «è come un anello o un preservativo che non può essere rotto», e contro lo stesso Berlusconi che «è uscito da quell'anello». E aveva parlato anche di una «pantomima coronata da quell'uscita di quel fazzoletto nero ed enorme che sembrava quello di Silvan, dal quale mancava solo che uscisse un coniglio»

Nota su Genchi da una dichiarazione di De Magistris:
“E’ un consulente, un vicequestore della polizia di Stato che lavora per le magistrature, per i pubblici ministeri, per i giudici, le Corti d’assise e i tribunali, potremmo dire sin dagli inizi degli anni ‘90"


Blogger jo il 7/2/10 2:17 PM
parecchi articoli ho consultato prima di fare questo post ... mi pare strano che ti sembri strano :d
è domenica non lo posto che farebbe rissa su FB, oggi ... apprezza e non dettagliare, anche io per amicizia... :))



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6 febbraio 2010

IL PESCE IN BARILE
Di Pietro, il Reuccio deposto di Second Life

Di Pietro, il Reuccio deposto di Second Life

Era il 2007, Di Pietro sbandierava la sua IDV, nel senso letterale del termine, anche su Second Life.
Grandi propositi e grandi manifestazioni di autostima per il primo politico trionfalmente "sbarcato su Second Life".
L'Isola di Never Land sarebbe dovuta magnificamente diventare quella piattaforma politica importante, avanzata e innovativa, che gli altri, al contrario di lui, non sapevano neanche concepire.
Oggi Tonino ha anche il record del primo politico italiano che da SL è strisciato fuori quatto quatto. Tutto sbaraccato e venduto nel riserbo assoluto.
Non ditelo in giro, mi raccomando.
Io l'ho cuccato perchè sono un rompino... ma non si risappia, altrimenti Tonino ci fa l'ennesima figura di palta!



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5 febbraio 2010

Essi diceressero CIA, ma io avrebbi capito CISSSS!!!


«Spiace constatare - prosegue Di Pietro - che la stessa scorrettezza è stata usata dal Corriere della Sera anche in riferimento alla pubblicazione di alcune foto scattate nella caserma dei carabinieri - in cui sono stato ripreso non solo insieme a Contrada ma anche ad alcuni ufficiali dell'Arma - affermando che le stesse sarebbero state volutamente occultate mentre io non ero neppure a conoscenza della loro esistenza»

La butta sullo scherzo, ci fa anche i film su Youtube, Tonino, e nega di sapere d'esser stato fotografato. Dicono che gli zero zero sette usassero la vecchia Minox, ma quella foto a colori che abbiamo visto tutti, è come minimo fatta con una 35mm.
Tonino Tonino....



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4 febbraio 2010

Le Giullarate di Ovidio

Niente petrolio, niente guerre
Giulio Cavalli nella «giullarata» di Dario Fo, in cui si immagina un mondo che riparte dall’uomo

Ma la catastrofe annunciata potrebbe essere salvifica... «Il petrolio è destinato a finire», dice Fo, «gli stessi industriali che finora hanno boicottato l’energia pulita si organizzano per l’emergenza». «Io sono per la catastrofe, spero che arrivi prima possibile», provoca Fo. «Forse è l’unico modo per far capire che senza petrolio le guerre di oggi non hanno ragione di esistere, e che tornando indietro di un secolo, in una società dove la gente andava a piedi, il rapporto tra le persone sarebbe diverso. Forse ricomincerebbe la rinascita che ho immaginato nella mia giullarata. Una società più umana dove i neri diventerebbero i migliori, i più capaci di vivere in un mondo dove i soldi non sono al primo posto». Economia, mafia, salute e ambiente, temi importanti, vicini a Giulio Cavalli. «L’alfabetizzazione è un dovere della politica, io la porto avanti facendo teatro», dichiara l’attore, candidato tra gli indipendenti alle prossime elezioni, per l’Italia dei Valori. «Mi accusavano di fare un teatro troppo politico, mi diranno che faccio una politica troppo teatrale».


Aurea prima sata est aetas, quae vindice nullo,
sponte sua, sine lege fidem rectumque colebat...
però non mi ricordo che Ovidio parlasse poi di petrolio, io però sono solo una povera bestia da alfabetizzare, mica un nobel dell'Italia dei Valori...

Blogger jo il 4/2/10 9:03 PM
rectumque è una variante colta del grammelot, chiedi lumi al nobel che forse la sa la traduzione :))

Blogger Pincopalla23 il 4/2/10 9:30 PM
Per la traduzione basta Wikipedia (avessi fatto il classico ora invece che 30 anni fa avrei sbancato :D )... Dario Fo è un gigante, magari potessi chiedergli qualcosa davvero, che grande onore sarebbe per me parlargli...
Vedi, forse quello che manca e mancherà per sempre alla destra (e stavolta parlo di destra importante, non quella di Bondi e Gasparri pe' capisse) è proprio un Dario Fo, un De Andrè, un Pier Paolo Pasolini* , un Roberto Benigni...

* Pasolini aveva secondo me atteggiamenti destroidi, svenisse pure qualcuno...

Blogger jo il 4/2/10 10:58 PM
Vedi Pinky io non credo a una vera destra, come tu dici.
E questa cosa, ossia riguardo alla gente come me, CI rende invisi sia alle vere destre che alle vere sinistre... invisi a tutti quelli che amano le ideologìe.
Avere un ideologìa sgnifica non lasciare agli altri la propria lbertà di banalizzare il mondo nelle sue cause effetto, bensì pretendere che altri capiscano il PROPRIO concetto di lbertà ispirato a un principio, altrimenti sono in errore.
Salvo poi imporre questo principio anche di fatto, appena possibile.
Questo a soldoni, ma resterebbe comunque a soldoni anche se ci scrivessi un libro, perchè ripeterei alla nausa sempre e solo questo concetto banale, NON amo le ideologìe.
Ho la mia ETICA, che vorrei rispettata e basta. Deludente?
Non amo Hegel, e quindi neanche Marx o Nice, non amo in genere chi insegna.
E se un Fo, in sovrappiù, insegna delle cazzate, perchè ciò che ha detto è una enorme cazzata alla luce dei fatti più banali della storia tutta, anche se non l'avessa detta strumentalmente in chiave anti USA, sosterrò sempre e comunque che è una enorme cazzata.

Blogger jo il 4/2/10 11:08 PM
piccola aggiunta, io ho veramente "cautela" rispetto a chi si sente dei "doveri" verso di me... soprattutto non desidero essere ALFABETIZZATO.
E direi che Fo è stato davvero MAESTRO nell'esprimersi con chiarezza, della sua professionalità non dubito proprio.

Blogger jo il 6/2/10 11:20 PM
e vedo che il mio non-pensiero comincia anche ad essere condiviso
:))



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1 febbraio 2010

I segreti di De Magistris

Ciancimino jr. SETTEMBRE 2009
Palermo - «Io a Silvio Berlusconi mafioso non ci credo. Né papà mi ha mai detto qualcosa al riguardo. Glielo chiesi tre o quattro volte, e rispose sempre allo stesso modo: “È fuori da tutto”. Per certo so che Berlusconi era piuttosto una vittima della mafia. Forse qualcuno intorno a lui, magari del suo più stretto entourage, può aver avuto contatti con Cosa nostra millantando amicizie e mandati del Cavaliere, muovendosi in suo nome e per suo conto, senza che Berlusconi lo sapesse. Papà aveva solo delle perplessità su alcuni personaggi...».


Ciancimino jr. GENNAIO 2010
Nuove rivelazioni di Ciancimino jr:
«Soldi dei boss per fare Milano 2»


Ghedini, Avvocato di Berlusconi, promette querele.
Per parte mia, di Ciancimino e delle sue contraddittorie chiacchiere mi importa poco. Ha dato dimostrazione della sua razza, non gli accenderei neanche una sigaretta, perchè mi fregherebbe l'accendino. Quello che invece mi preoccupa, e parecchio, è capire chi gli stia tirando i fili.
Perchè De Magistris si limita a ritenere che - se dovessero essere riscontrate (le affermazioni di Ciancimino n.d.r.) ci troveremmo di fronte ad una delle pagine più disgustose, prima ancora che criminali, della storia del nostro Paese - ?
E se invece NON trovassero riscontro? Se delle due fosse invece mendace l'ultima deposizione?
Non sarebbe ancor più preoccupante se Ciancimino stesse contribuendo a un disegno attuale di destabilizzazione?
Come mai De Magistris tiene la bocca cucita sulle conseguenze della seconda eventualità, ancor più grave della prima? Cosa nasconde De Magistris?

Blogger ellianarosa@Gmail.it il 2/2/10 4:02 PM
Ritengo che noi quando andiamo a votare siamo responsabili nei confronti della nostra democrazia. Perché non seguiamo la politica della quale ne abbiamo una incompetenza reale e ciò lo dimostriamo quando diciamo "Tanto sono tutti corrotti" e questo secondo noi giustifica il fatto che votiamo persone che sono già conosciute per le malefatte e nonostante tutto gli diamo il nostro voto. In questo caso siamo responsabili e complici della salita al potere di un corrotto. Siamo noi i primi a cambiare se vogliamo che cambi la classe politica e non essere sempre e solo disposti a lamentarci senza fare nulla. Niente si da per niente e se vogliamo che la politica di questo paese cambi in meglio rimbocchiamoci le maniche e incominciamo ad informarci seriamente su chi possiamo votare.

Anonymous pbc.gianluca il 2/2/10 4:18 PM
@ellianarosa@Gmail.it:

Il tuo pensiero non fa una piega, lineare, semplice e di buon senso al tempo stesso.
Peccato che gli elettori (non più cittadini, solo elettori) di oggi si siano assuefatti a consumare informazioni in pillole, senza approfondire su nulla -tanto, ci pensa per me la TV-.

L'idea del voto "complice" si presta bene a descrivere i comportamenti di milioni di italiani caduti nel tranello del "voto utile", rabboniti dalle lusinghe delle tv, fatte di lustrini e sgargianti colori, appositamente studiati per "telerimbambire" il pubblico.

Conosci il movimento "Per il Bene Comune"?
No? Non avevo dubbi.

http://www.perilbenecomune.org



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Lo stato laico - Convegno all'Umanitaria

Milano - mercoledì 3 febbraio ore 18 alla Società Umanitaria, Via San Barnaba, 48



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Uniti per VINCERE! Monte Premi: L'Italia

dall'Archivio degli Editoriali di Sinistra Democratica
29 Maggio 2009 «Voglio una casa per le sinistre, una casa da cui guardare avanti e non indietro, ai miti del passato». Nichi Vendola, dalla videochat del Corriere on line, propone il salto da movimento e alleanza elettorale, a soggetto politico.
................
Per dirne una, molti elettori di sinistra storcono il naso già sul cartello elettorale che in Sinistra e Libertà mette insieme varie anime orfane della possibilità di conquistare il quorum e che alla prova dei fatti non hanno un solido terreno comune. Cosa ne pensa invece dell’IdV di Di Pietro che ha inglobato nelle liste personaggi della sinistra e che sembra essersi spostato, sui temi del lavoro almeno, un po’ più a sinistra?
No, Di Pietro a Vendola non piace. Il populismo non è una cosa di sinistra e «non abbiamo bisogno di uomini della provvidenza ma di una cultura diffusa». E poi perché nell’azione politica dell’ex pm «ci sono molti buchi neri»

Ma, come si dice nei fumetti, "Più tardi..."

DE MAGISTRIS : LAVORARE INSIEME PER ALTERNATIVA A BERLUSCONISMO

Roma, 30 gen. - (Adnkronos) - "Stiamo lavorando insieme per costruire un'alternativa al berlusconismo, che ha infettato anche la sinistra. Diciamo no alle alchimie politiche fatte nei salotti e si' a una convergenza che parte dal popolo". Lo ha dichiarato l'europarlamentare Luigi De Magistris (Idv) a margine della presentazione del libro-intervista 'Giustizia e potere'. A chi gli chiedeva tra chi potesse realizzarsi una tale convergenza, De Magistris ha risposto: "Io, Di Pietro, Vendola e chi vorra' partecipare. Mettiamo in atto un grande movimento popolare basato su questione morale e questione culturale".

E la cosa più caruccia non è tanto il programma, quanto il solito INSINDACABILE porsi sul piedistallo MORALE E CULTURALE. Quello che la democrazia dovrebbe temere è proprio questo TRAVASO di ARROGANTE SUPERBIA che viene riversato su tutto il resto del mondo.



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