Certo che la Sicilia deve essere un bel calderone, io veramente, questa sera, dopo aver approfondito un po' di cose, non ho parole, ovvero parole ne avrei anche troppe, ma
1) anche se come blogger la mia visibilità è ridicolmente bassa, i tribunali amici di Travaglio mi finirebbero per spellare vivo.
2) piuttosto che le parole servirebbero delle belle mazzate, di dritto e di rovescio, sul naso da falchetto del personaggio.
Dunque, poco fa leggevo un quesito :
"Perchè l'onorevole Leoluca Cascio Orlando, nel 2005 fu condannato in via definitiva dalla corte di Cassazione per diffamazione aggravata ai danni di 2 consiglieri comunali di sciacca, non compare nella lista dei parlamentari condannati redatta da Grillo e Travaglio??? Anche il senatore Lino Jannuzzi è stato condannato con la stessa accusa di diffamazione aggravata, e infatti lui nella lista dei condannati compare... perchè l'onorevole Orlando, portavoce del partito di Di Pietro, non è inserito in tale lista?"
A questa domanda ciascuno non può che rispondere con sue supposizioni, forse Travaglio aveva finito la carta, o iniziava la partita, o doveva recarsi in bagno...
I fatti, invece, che riguardano il signor Leoluca Orlando, suo compagno di merende, sono assolutamente chiari, e wikipedia, che ne fa fede, non tiene certo mano ai "criminali berlusconiani", epiteto che ormai si legge in giro assai spesso.
Consigliere giuridico del Presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella dal 1978 al 1980, è stato consigliere comunale di Palermo dal 1980 al 1993, nelle fila della Democrazia Cristiana, con i cui vertici entrerà poi in scontro. Sarà sindaco di Palermo dal 1985 al 1990, a capo di una giunta di coalizione (c.d. "esacolore"). Rieletto consigliere comunale nel 1990 con oltre 70 mila voti di preferenza, non fu ricandidato a sindaco dal suo partito, e lascerà la DC l'anno successivo promuovendo la nascita de La Rete-Movimento per la Democrazia. Si ricordano in quegli anni gli accesi scontri con Giovanni Falcone, accusato da Orlando di tenere nascoste nei cassetti le carte sugli omicidi eccellenti di mafia e le prove delle collusioni di politici con Cosa nostra. L'accusa culminò in un esposto presentato al CSM dallo stesso Orlando l'11 settembre 1991, che costrinse Falcone a doversi difendere davanti all'organo supremo della magistratura italiana.
Meditate gente, meditate.
E cazzo, lo so che fate fatica, ma almeno provateci.
jo il 10/7/08 12:51 AM
per penitenza 3 pater ave gloria + cantare -silvio meno male che ci sei- :))
Luisa il 10/7/08 1:01 AM
Eh? Sono mica pazza, piuttosto mi trompo tutte le falangi con le forbici da potare..."ma silvio meno male che ci sei" nemmeno sul letto di morte!!!!
jo il 10/7/08 9:57 AM
va bè allora dedicala a ualter veltron o a belpietro, da qualche parte dovrai stare no?
non te ne va mai bene una! vedi che rogna vivere in un paese senza partito unico?
:d
Luca Mariotti il 10/7/08 11:23 AM
Salve qui di seguito lascio la lettera scritta da Marco Travaglio sul sito di Beppe Grillo in risposta proprio al quesito che qui viene posto...cosi non meditate in maniera errata:
"Caro Beppe,
rispondo a Simone Sapienza, del Comitato Nazionale di Radicali Italiani, a proposito della mancata inclusione di Leoluca Orlando nelle liste dei candidati nei guai con la giustizia. Quando abbiamo compilato l'elenco per il libro "Se li conosci li eviti", Peter Gomez e io ci siamo attenuti a un criterio preciso: escludere i reati "politici" e "di opinione", oltre a quelli derivanti da incidenti stradali e simili. Insomma, abbiamo inserito quelli che, a nostro avviso, creano qualche problema di compatibilità con la funzione di rappresentante del popolo nelle istituzioni.
L'esponente radicale ha un concetto un po' singolare di "reato di opinione": eppure lo dice la parola stessa. Se uno esprime una legittima opinione nell'ambito della sua attività politica può incappare nel Codice penale, ma - secondo noi - non diventa incompatibile con la presenza in Parlamento. Se uno mente sapendo di mentire, raccontando bugie, non esprime un'opinione: racconta balle. E tanto peggio se si tratta di un giornalista, che avrebbe il dovere di scrivere la verità e di verificare ciò che scrive.
Se Jannuzzi scrive che Andreotti è stato assolto a Palermo, dunque era innocente, dunque non aveva rapporti con la mafia, dunque bisogna processare Caselli e gli altri pm che hanno osato portarlo in tribunale, non esprime un'opinione: racconta una balla, visto che ribalta la sentenza definitiva della Cassazione che ha giudicato Andreotti colpevole di mafia per il reato "commesso" fino alla primavera del 1980, ma prescritto durante il processo.
Se Lehner scrive che Borrelli e il pool di Milano hanno attuato un golpe, punito dall'articolo 289 del Codice penale (attentato a organo costituzionale) per aver indagato doverosamente sulle notizie di reato emerse a carico di Berlusconi, non esprime un'opinione: attribuisce un reato a magistrati che hanno compiuto semplicemente il proprio dovere costituzionale, in base all'obbligatorietà dell'azione penale.
Orlando invece non ha fatto nulla di tutto questo: nei primi anni 90, quando alcuni consiglieri comunali di Sciacca raccolsero le firme per indire un referendum che facesse decadere il sindaco antimafia Ignazio Messina, tenne un comizio per difendere l'onest'uomo, accusando chi lo voleva rovesciare di rispondere a certi interessi facilmente immaginabili. I giudici ritengono che li abbia diffamati e l'hanno condannato. Cose che capitano a chi fa politica o informazione difendendo la legalità. Mi viene in mente il caso di Alberto Cavallari, grande direttore del Corriere della sera, che negli anni 80 scrisse che Craxi rubava (negli stessi anni lo diceva anche Grillo, e veniva radiato da tutte le tv). Lo condannarono, perchè non aveva prove sufficienti per suffragare la sua sacrosanta denuncia. Poi quelle prove saltarono fuori e Craxi fu condannato, ma era troppo tardi: Cavallari nel frattempo era morto. Personalmente, l'avrei fatto senatore a vita. Fra l'altro, Orlando ha pure una condanna per aver diffamato Previti: un reato pressochè impossibile, visto quel che si è scoperto dopo. Un reato che, ai miei occhi, è una medaglia al valore.
Quanto a Mauro, era nella lista del V-Day perchè aveva anche condanne provvisorie per gravi delitti contro la pubblica amministrazione, oltre a una condanna definitiva per diffamazione. Visto che poi è stato assolto, è uscito dall'elenco nonostante la sentenza definitiva per diffamazione.
I radicali fanno bene a rivendicare "una classe dirigente quasi interamente condannata per reati legati alla disobbedienza civile": infatti non ci siamo mai sognati di inserire Pannella e la Bonino nell'elenco dei condannati, ben sapendo che le condanne per spaccio o per vicende legate all'aborto altro non erano se non frutto di battaglie e provocazioni politiche. Ben diverso il caso di Sergio D'Elia, che oggi sarà pure un nonviolento, ma ha una condanna per concorso in omicidio risalente ai tempi in cui militava nell'organizzazione terroristica Prima Linea. Nulla in contrario alle sue battaglie di oggi: ma i condannati per omicidio - sempre a nostro sommesso avviso - devono accontentarsi di combatterle da privati cittadini. Da casa propria. In Parlamento gli omicidi non devono mettere piede.
Marco Travaglio"
jo il 10/7/08 11:44 AM
Insomma la sostanza di quel che dice travaglio, è questa
I giudici si sono espressi, ma le considerazioni io le faccio al di la' delle sentenze, in base ai miei criteri, per quanto so io dei fatti, etc etc.Leggittimo, è quello che facciamo tutti,
Ma allora sacrosantamente che LA PIANTI di far passare i suoi elenchi come OGGETTIVI richiamandosi all'autorità delle istituzioni solo e quando e nei modi in cui gli fa comodo.
E' una dimostrazione ulteriore di come si possa essere illiberali e anche ipocriti.
Vendere come OGGETTIVE le proprie idee personali, vuol dire spazzare via 2 secoli di progresso.
E i nomi che dovrebbe inserire se gli elenchi fossero oggettivi vanno ben oltre, Sgarbi, Rutelli... e altri.
Cmq
io me ne strabatto di questo spam che fanno, la realtà è quella scritta qui sopra:
Si ricordano in quegli anni gli accesi scontri con Giovanni Falcone, accusato da Orlando di tenere nascoste nei cassetti le carte sugli omicidi eccellenti di mafia e le prove delle collusioni di politici con Cosa nostraPS: in questo blog, a differenza di grillo che
mi ha cancellato dei commenti ospito i commenti di tutti.
Pregherei di essere sintetici. Ognuno ha il suo spazio da amministrare, e trovo poco simpatico che quantitativamente si abusi, in altre parole, a tavola, se sono invitato non allargo i gomiti sulla tovaglia.
Luisa il 10/7/08 10:25 PM
Lo sai bene che il cavaliere non mi piace, ma vorrei farti una domanda; secondo te quando Silvio non sarà più qui ma farà buona compagnia a lucifero, Travaglio, Grillo e Di Pietro con chi se la prenderanno? I loro fans che faranno?
Per questo non sto da nessuna parte, la politica non è spettacolo, oltretutto della peggior specie.
jo il 11/7/08 1:12 PM
lo spettacolo è la parte emersa della politica. Comunqua tu la voglia vedere se la politica è confronto, e anche a colpi di insulti, è sintomo che la politica si occupa di sé.
Diversamente, dove non ci sono confronti, significa che la politica si occupa di te.
E questo è grave.
Poi ci sono quelli che sostengono che siano finti scontri, ma a questo proposito, mi spiace ma, parafrasando berlusconi sulla campania, rispondo: "di fantascienza mi occupo quando leggo Urania".
il 12/7/08 9:23 AM
L'Italia, e a dire il vero non solo l'Italia, è sempre stato il paese degli"amici degli amici"
Io personalmente ho bannato dalla mia vita televisiva la gentaglia del tipo travaglio,grillo,santoro, flores,fazio, lerner,mentana,vespa etc...
tutti mangia pane a ufo,come si dice nel toscosoviet, bugiardi e falsi come una moneta da 3 euro,
ma ben renumerati.......per dire cazz....
ciao
Sarcastycon